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Cittadella giudiziaria, la Camera penale scrive a Tesei e Romizi: "Subito un tavolo di confronto e interventi risolutivi"

Il presidente Bochicchio: "La aule del Tribunale penale di Perugia non sono adeguate allo svolgimento delle attività processuali"

Cittadella giudiziaria, tutti ne parlano, ma le attività del Tribunale di Perugia continuano ad essere spezzettate in tante sedi. Il nuovo procuratore generale Sergio Sottani ne ha parlato ieri prendendo possesso dell'incarico. Il ministro Cartabia aveva annunciato ulteriori fondi per l'avvio della progettazione. Elementi che se presi insieme possono far ben sperare, perché la condizione dell'edilizia giudiziaria a Perugia appare sempre meno sostenibile.

"La aule del Tribunale penale di Perugia non sono adeguate allo svolgimento delle attività processuali; ad oggi, infatti, stiamo continuando a lavorare in aule poco areate, buie, collocate nel piano sottostradale tra muffe, umidità e tombini maleodoranti. Quello che nell'era pre-covid era un problema adesso è diventato una vera e propria emergenza - afferma l'avvocato Vincenzo Bochicchio, presidente della Camera penale di Perugia - Il presidente del Tribunale Mariella Roberti, si è battuta per cercare spazi alternativi ed ha ottenuto di farci utilizzare per lo svolgimento dei processi con un numero considerevole di parti ed avvocati uno spazio all'interno dell'istituto scolastico 'Aldo Capitini', ma tale soluzione è a tempo determinato e presto o tardi non ne potremo più usufruire".

Tutti gli addetti ai lavori concordano sulla necessità di soluzioni alternative, ma che al contempo siano anche definitive. "Per questo motivo abbiamo ritenuto opportuno richiedere al sindaco di Perugia, Andrea Romizi, ed alla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, un incontro volto ad apprendere a quale punto sia il progetto della 'cittadella giudiziaria' nella sede dell'ex carcere di Perugia - prosegue l'avvocato Bochicchio - Crediamo, inoltre, che sia assolutamente indispensabile istituire un 'tavolo di confronto' tra la politica locale, il nuovo procuratore generale della Repubblica, Sergio Sottani, il procuratore capo della Repubblica di Perugia, Raffaele Cantone, il presidente della Corte di Appello di Perugia Vincenzo D'Aprile, la presidente del Tribunale di Perugia, Mariella Roberti, l'Ordine degli avvocati di Perugia e la nostra Camera penale, volto ad assicurare nel più breve termine possibile l'apertura del cantiere della 'cittadella giudiziaria' o l'individuazione di soluzioni alternative che possano beneficiare del fondi del recovery fund già destinati all'edilizia giudiziaria dal Ministero della Giustizia".

Ecco il testo della lettera inviata agli amministratori regionali e comunali:

La Camera Penale di Perugia “Fabio Dean”, avendo appreso dai mezzi di stampa che il progetto (gia’ in essere dal 1997) per la riqualificazione dell’area dell’ex carcere maschile e femminile di Piazza Partigiani nella nuova cd. “Cittadella Giudiziaria” di Perugia è stato nel marzo scorso trattato e discusso a livello nazionale, anche con l’intervento del Ministro Cartabia, da alcuni politici del nostro territorio - ed avendo questa associazione forte interesse acche’ il progetto decolli nel piu’ breve tempo possibile data l’attuale situazione di disagio e decadenza di taluni degli stabili nei quali viene odiernamente svolta l’attività giudiziaria - con la presente chiede un incontro con le SS.VV. IIl.me al fine di poter avere informazioni più dettagliate circa la fattibilità concreta del progetto già da tempo approvato, anche allo scopo di fornire indicazioni ai propri iscritti riguardo alle possibili tempistiche di realizzazione dell’anzidetta opera di riqualificazione.

Inutile evidenziare alle SS.VV le ben note difficoltà che tutti gli operatori della giustizia si trovano ad affrontare giornalmente anche, e soprattutto, a causa delle caratteristiche degli edifici che attualmente ospitano lo svolgimento delle attivita’ giudiziarie ed, in particolare, quelle penali, svolte in aule malsane, prive di finestre, con infiltrazioni d’acqua, anguste e collocate sotto il livello stradale.

Gli anzidetti disagi, sono divenuti ancor più evidenti nel trascorso periodo di emergenza Covid allorquando addirittura la ASL ha sconsigliato l’utilizzo di numero 2 aule di udienza (aula B ed aula D), così comportando la necessità per il Presidente del Tribunale Dott.ssa Roberti di attivarsi al fine di reperire altro adeguato spazio per la celebrazione dei processi, individuato presso l’Istituto “Aldo Capitini” .

I nostri iscritti, quindi, operando in condizioni di quotidiano disagio, auspicano, in un futuro si spera non troppo remoto, con urgenza prioritaria, il trasferimento della sede penale del Tribunale presso quella che dovrebbe essere la nuova “Cittadella giudiziaria”.

Orbene, posto che nell’elenco delle opere previste nel “Recovery Plan”, per quanto riguarda l'edilizia giudiziaria, rientra anche la nostra citta’ di Perugia, è indubbio che quello attuale è un momento “topico”, che non possiamo certo permetterci di non sfruttare appieno predisponendo ogni condizione utile a consentire alla nostra città di beneficiare dei fondi che, a quanto sembrerebbe, potranno essere devoluti solo per opere la cui fase esecutiva sarà contenuta entro il dicembre 2023.

Perdere l’occasione sarebbe, oltre che un vero fallimento politico, di grave nocumento non solo per tutti gli operatori della giustizia ma anche per la nostra bella citta’ di Perugia.

Per tutto quanto detto, con la presente si chiede un incontro con le SS.VV. Ill.me (o con i tecnici delegati ad occuparsi del progetto) al fine di conoscere lo stato degli atti e, in particolare, lo stato di avanzamento dell’iter burocratico, progettuale ed amministrativo relativo al progetto per la realizzazione della “Cittadella giudiziaria”.

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