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Emergenza cinghiali in Umbria, saltano le tre giornate di contenimento: "Servono altri pareri"

La Regione ha spiegato che c'è da 'perfezionare l'atto che era stato licenziato dalla Giunta

Caccia al cinghiale e battute di contenimento del 23, 26 e 30 settembre, ci sono delle novità. C'è da 'perfezionare l'atto' della giunta regionale, con i pareri della commissione consiliare e dell'Ispra. Le tre giornate di contenimento dei cinghiali, per il momento, sono cancellate. Un rinvio che non farà certamente piacere ai cittadini e aggli agricoltori che da tempo si trovano a dover fronteggiare branchi di cinghiali - il numero è fortemente in crescita - che spesso arrivano addirittura in città e stanno provocando molti danni alle colture. La richiesta di battute speciali per contenere le specie arrivano puntuali dalle associazioni di categoria e anche da alcuni sindaci. 

La Regione Umbria ha spiegato i motici della cancellazioni con una nota ufficiale: "L’Assessorato regionale alla Caccia, a seguito delle numerose richieste pervenute ai propri uffici competenti circa la possibilità di effettuare battute di contenimento al cinghiale nei giorni 23, 26 e 30 settembre, per evitare comportamenti errati, fa presente che la deliberazione di Giunta regionale n. 850 del 15 settembre scorso - con cui viene integrato il calendario venatorio 2021/2022 inserendo le tre giornate - per poter esplicare la sua efficacia deve essere corredata dei pareri della Commissione consiliare competente e dell’Ispra, previsti dalla vigente normativa. Pertanto, fino al perfezionamento dell’atto, di cui si darà ampia diffusione, non è possibile effettuare gli interventi indicati. Proseguono regolarmente tutti gli altri interventi di controllo, previsti dal Piano regionale e specificatamente autorizzati".

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