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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"Bulli si diventa", nasce un canale Youtube per sviluppare gli anticorpi al bullismo tra adolescenti

L'iniziativa del professor Gaetano Mollo e di Roberto De Vivo porta sul web l'esperienza maturata negli incontri nelle scuole e che ha prodotto anche un libro sul tema

Il bullismo a scuola, ogni strumento è utile per analizzare il fenomeno, comprenderlo e proporre soluzioni e interventi.

Il progetto “Bulli si diventa” si arricchisce di un nuovo strumento, quello del web, di un canale Youtube per fornire elementi e spunti di riflessione a docenti, ricercatori, istituzioni, per fronteggiare il fenomeno del bullismo. Il canale Youtube è la naturale continuazione di un progetto nato come interesse di studio, proseguito con un’indagine nelle scuole, diventato poi un libro (Bulli si diventa”). Ideatori e conduttori di queste iniziative sono il professor Gaetano Mollo, già docente di Pedagogia all’Università degli Studi di Perugia, e il dottore in filosofia ed etica delle relazioni umane Roberto De Vivo.

“Il canale vuole essere una estensione del libro, tanto che ne prende il nome, ideato per dare un senso al lavoro svolto in questi anni nelle scuole – dice Roberto De Vivo – È un continuum con quanto realizzato di questi anni, ma attraverso un mezzo giovanile: riprendere i temi del libro, estendere il progetto per entrare in contatto con i giovani tramite un canale social, invadendo il loro terreno per sensibilizzare”.

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Bullismo e cyberbullismo costituiscono un’esperienza di sofferenza quotidiana per tanti giovani: il 68% di essi dichiara di aver assistito ad episodi di bullismo, o cyberbullismo, mentre il 61% ne è stato vittima.

Secondo i rilevamenti Istat ragazzi e ragazze esprimono sofferenza per episodi di violenza psicologica subita da parte di coetanei (42,23%) e in particolare il 44,57% delle ragazze segnala il forte disagio provato dal ricevere commenti non graditi di carattere sessuale online. Dall’altro lato l’8,02% delle ragazze ammette di aver compiuto atti di bullismo, o cyberbullismo, percentuale che cresce fino al 14,76% tra i ragazzi. Oltre il 50% dei ragazzi tra gli 11 e 17 anni ha subito episodi di bullismo, e tra chi utilizza quotidianamente il cellulare (85,8%), ben il 22,2% riferisce di essere stato vittima di cyberbullismo.

Le statistiche confermano anche che il cyberbullismo colpisce di più le ragazze, tanto che il 12,4% delle giovani ha ammesso di esserne state vittima, rispetto al 10,4% dei ragazzi. Questa differenza è in particolare determinata dalle sofferenze provocate da commenti a sfondo sessuale, subiti dal 32% delle ragazze, contro il 6,7% dei ragazzi. Le provocazioni in rete che disturbano il 9,5% degli adolescenti, colpiscono di più i maschi (16%) delle femmine (7,2%).

Tra gli altri rischi che si corrono sul web i giovani segnalano la perdita della propria privacy (49,32%) il revenge porn (41,63%) il rischio di adescamento da parte di malintenzionati (39,20%) stalking (36,56%) e di molestie online (33,78%).

“Il bullismo, e il cyberbullismo ancor di più, sono fenomeni che risentono fortemente dei tempi in cui viviamo: egoismo, narcisismo, mancanza di empatia, assenza di amicizia – prosegue De Vivo – Il canale Youtube è un tentativo per fronteggiare e vincere questa battaglia. Non dimentichiamo che il fenomeno è in continua crescita: nel 2019 il 50% dei giovani aveva subito un atto di bullismo; nel 2020 al 61%. Cosa significa? Che 6 ragazzi su 10 hanno subìto episodi di bullismo. Riflettiamo, perché il problema non lo si sta gestendo, ma lo si usa solo come spot pubblicitario”.

Il canale nasce con l’intento di produrre video aggiornati, con interviste ad esperti e lezioni, creazione di contenuti specifici, trasmissioni in streaming inerenti al bullismo con artisti, professionisti e psicologi. “Vogliamo creare un canale funzionale, con aggiornamento continuo di contenuti – conclude De Vivo – Creare una interazione online virtuale con scuole, istituzioni, enti pubblici e privati. Pensiamo che sia uno strumento in più per comunicare, condividere competenze, produrre conoscenze, sviluppare curriculum anti bullismo”.

“Cinquanta anni fa si è in iniziato a parlare di disturbi del comportamento alimentare, adesso in Umbria abbiamo il centro Francisci – ricorda il professor Mollo – Cinquanta anni fa quel fenomeno era nascosto, oggi il bullismo è ancora un fenomeno nascosto: sia da parte del bullizzato che si vergogna a raccontare quanto accaduto, sia del bullo che non vuole raccontare le sue malefatte. Come si è arrivati a proporre soluzioni al primo? Con la prevenzione e la consapevolezza, anche per il bullismo va fatto questo. E la scuola assume un ruolo fondamentale se rispetta lo scambio tra domanda di sapere e offerta di contributi”.

Sono tre gli aspetti fondamentali che caratterizzano il progetto “Bulli si diventa” e si basano su tre “I”: “Interventi, come nel caso della scuola che chiede un consulente; Indicazioni, di testi o di esperienze come i lavori di gruppo già realizzati nelle scuole – afferma Gaetano Mollo – Informazione: è rivolta ai giovani, ma è importante anche per gli adulti, affinché diventino consapevoli della questione attraverso una progettazione della formazione scolastica, nella valorizzazione delle persone, e con la prevenzione. Tutto questo funziona se i ragazzi si rispettano. Se i ragazzi hanno delle passioni, come la musica, lo sport, l’arte, la letteratura, non avranno il tempo per fare i bulli; preferiranno fare trekking, sport, avere amici. Sono la noia e l’insicurezza, l’incapacità di vivere le passioni che creano il bullo – conclude il professo Mollo – Il canale vuole creare una consapevolezza sociologica e pedagogica sul fenomeno, sviluppare una rilevanza psicologica di attenzione al bullo e ai bullizzati, lavorando sul rispetto di natura, animali, cultura e se stessi. Un canale è necessario per mettere in rete tutto questo affinché attraverso consulti di specialisti e informazione si possa parlare del bullismo come carenza di tante cose: mancanza di riconoscimento di sé, incapacità a percepire le diversità, la dimensione dell’altro, trovare l’aiuto dei compagni, migliorare le dinamiche relazionali, la conversazione in una scuola formativa e non solo istruttiva”.

Il canale Youtube “Bulli si diventa” è stato realizzato da Matteo Giuseppe Palmisciano, tecnico elettronico ed informatico, e fornisce subito tutte le informazioni essenziali, grazie ad un video introduttivo di 2 minuti che spiega la nascita del canale, gli obiettivi, mostra la copertina del libro e come contattare autori e consulenti. Il canale offre tutti i materiali di conferenze, convegni e lezioni e una cartella di drive con materiali condivisi e biografie. I prossimi appuntamenti saranno scadenzati in due video streaming al mese con ospiti e professionisti.

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