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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Bracconaggio, la denuncia di WildUmbria: "Falco lodolaio ferito da pallini, basta omertà tra i cacciatori"

L'organizzazione ambientalista sui social: "Il rapace, appartenente a una specie protetta, è stato recuperato a Pianello dopo la prima giornata venatoria"

Nuovo caso di bracconaggio, nonostante i controlli a tappeto dei carabinieri forestali dopo l'apertura della stagione venatoria (con multe e armi sequestrate e indigini in corso per il ritrovamento del corpo morto di un capriolo, specie non cacciabile). A denunciarlo sui propri profili social è WildUmbria, che posta le immagini di un falco lodolaio ferito e le lastre che mostrano la presenza di pallini nel corpo del rapace.

"Ieri (domenica 19 settembre, ndr) si è aperta la stagione venatoria nella nostra Regione - si legge nel post di WildUmbria - ed è tristissimo vedere come ogni anno siano troppi gli esemplari appartenenti a specie protette che vengono abbattuti illegalmente da chi si ritiene al di sopra delle regole e del rispetto verso l'ambiente. 
Dopo la prima giornata venatoria, abbiamo recuperato in Località Pianello, nel Comune di Perugia, questo bellissimo falco lodolaio (Falco subbuteo) e le RX hanno subito mostrato la presenza di pallini di piombo nel corpo dell'animale. Noi auspichiamo che ci sia minor omertà tra i cacciatori e che atti del genere vengano perseguiti anche all'interno delle associazioni venatorie, ma troppo spesso invece ci sembra che tutti, tranne le associazioni ambientaliste, facciano orecchie da mercante sul problema del bracconaggio".

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