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INVIATO CITTADINO La Biblioteca comunale Villa Urbani va col turbo

Presenze di scolaresche e gruppi per imparare… ad imparare

La Biblioteca comunale Villa Urbani va col turbo. Presenze di scolaresche e gruppi per imparare a leggere… la vita e a stare insieme.

Forme alte di cultura e socialità per utenti di tutte le età.

Gaia Rossetti e Margherita Gianfreda, che ne sono l’anima e il motore, declinano il ventaglio delle attività. Interviene l’Assessore alla Cultura Leonardo Varasano che annuncia: “Apriremo a breve un nuovo polo bibliotecario. Perché la biblioteca è un luogo accogliente, sicuro, intergenerazionale, polivalente”. Altro che timori di chiusura e disimpegno. 

INVIATO CITTADINO Villa Urbani non deve morire

E spiega che il circuito bibliotecario della Vetusta include ben otto poli: tanti (non ‘troppi’) per una città di medie dimensioni. Insomma: un fiore da portare all’occhiello.

Poi l’impegno a sistemare il secondo piano di Villa Urbani, interdetto per motivi di sicurezza legati al tetto. Quanto al recupero della limonaia, si vedrà. Tocca trovare l’occasione giusta per inserirlo in un progetto ad ampio respiro.

Le due funzionarie declinano le innumerevoli attività. Cominciando dai gruppi di lettura: Atelier di parole, Gaia scienza, Il filo sottile delle Parche, Ridens, Youtness Book Club, Piccola città, La Rete, Leggere in biblioteca, Onda Libera. E poi i dialoghi interculturali: Poesia dal mondo, Scambio di lingua. Notevole la notizia che un gruppo di docenti hanno insegnato a ragazze ucraine l’italiano durante l’estate. Su input della Caritas. Cultura come forma di accoglienza e democrazia.

Le attività per bambini: Giovedì da favola, Semi di felicità, Piccoli passi nell’Arte, Raconte-moi une historire, Costruiamo un libro tattile, Parole che sbocciano. E non sono pochi i percorsi di recupero della disabilità. Riservata non solo ai piccoli, ma anche agli adulti.

Inoltre: Archeommet, Cineclub, Laboratori per educatori e genitori come Crescere coi libri. E fotografia, ad elevato coefficiente di appeal transgenerazionale.

Frequentatissimi Parole e sferruzzo (perché anche maglia e uncinetto presuppongono il dialogo), Leggo e condivido (per afasici). Gli incontri con l’autore, gettonatissimi, vedono anche il coinvolgimento dell’Inviato Cittadino che parlerà alle classi delle elementari, riunite in Sala dei Notari (il 2 dicembre), del suo ‘Pinocchio m perugino’. Ma c’è anche un gruppo di lettura intitolato “La Rete”, un libro Mondadori a breve tradotto negli Stati Uniti d’America. L’autrice non la nomino: per discrezione e scaramanzia. Sono, peraltro, in conflitto d’interessi. Affettivi: s’intende!

E, per far riflettere i più piccoli sui problemi che la vita ci pone, di fronte e sui suoi eterni perché, c’è anche la Filosofia per bambini. Cominciata dal maestro Walter Pilini che scrisse (a sei mani con Graziella Carrucola e Anna Rita Nutarelli), per l’Associazione “Amica Sofia” un libro (“La filosofia a/ha sei anni”) uscito dalla bocca e dal cuore dei loro scolari. Quelli che, ruzzolando sul divano nel corridoio della scuola di Chiugiana, riflettevano sugli eterni temi della vita e della morte, di Dio e del perché dell’esistenza. Imparando a fornire, più che risposte, le domande giuste.

Ecco: la biblioteca serve almeno a porci le domande giuste. Che non mi pare poco.

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