Frontone, imbavagliate le statue dello storico giardino di Perugia
Qualche giorno fa, forse durante la notte, qualche buontempone ha pensato di tappare loro la bocca con una benda di stoffa di colore rosso
Hanno messo il bavaglio alle statue del Frontone: silenziate. Se n’è accorto Giuliano Cianelli, appassionato cinofilo e abituale frequentatore del giardino più antico di Perugia: da ex area cimiteriale etrusca a piazza d’armi di Braccio, a giardino arcade e quant’altro. Perugia città “del silenzio”, scrisse il poeta Vate.
Quelle statue, allegorie delle Muse, provengono da piazza d’Armi, dal Parco della Vittoria del primo Novecento. Il monumento fu smontato e le statue portate al Frontone dove, peraltro, stanno benissimo.
Solo poco tempo fa sono state ripulite col finanziamento Art Bonus e fanno bella mostra di sé. Non uno sbafo, una scritta, un vandalismo.
Fino a che, qualche giorno fa, forse durante la notte, qualche buontempone ha pensato di tappare loro la bocca con una benda di stoffa di colore rosso. Sempre meglio di uno sfregio con bomboletta spray. Poco chiaro il senso dell’operazione: forse una goliardata. C’è chi potrebbe vederci un riferimento all’attuale campagna elettorale. Anche se tutto si può dire, meno che non ci sia libertà di parola. Si parla parecchio… e non sempre a proposito.
“Perché non parli?”, pare abbia esclamato Michelangelo sferrando una martellata al ginocchio del suo Mosè troppo verosimile. A Perugia, invece, si cerca di tappare la bocca alle statue. O tempora,o mores! (Cicerone dixit).