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INVIATO CITTADINO Bancomat o BancoMatto?

La logica 'illogica' delle banche. Quando un servizio (pagato) si tramuta in disservizio

Bancomat o BancoMATTO. La logica illogica delle banche. Quando un servizio (pagato) si tramuta in DISservizio.

Si verifica in una banca importante della Vetusta. Ma forse anche il qualche altro istituto bancario.

Immaginiamo la situazione in cui un cliente si rechi al bancomat per un prelievo.

Cosa accade nel bancomat esterno. Il titolare inserisce la carta, seleziona la voce ‘prelievo’, digita il codice e ritira la somma richiesta.

Cosa accade nel bancomat interno del totem poliservizi. Il titolare inserisce la carta, seleziona la voce ‘prelievo’, inserisce il codice. Ma non ritira. Ossia non può ritirare, se non inserisce un ulteriore codice trasmesso all’istante sul suo telefonino.

E se non ha con sé il cellulare? Non può procedere senza inserire il codice numerico trasmesso seduta stante dalla banca. Insomma: non prende i soldi.

In cosa consiste l’illogicità. È pur vero che la banca deve tutelarsi da imbrogli e imbroglioni. Altrimenti è possibile che l’assicurazione non paghi. Ma le scelte devono essere corrette, non contraddittorie.

Infatti, l’imbroglione, se tenta la truffa, lo fa da fuori, non entrando in banca. Perché ha fretta, cerca di defilarsi. Insomma: il disonesto – se non è del tutto stupido – non si infila all’interno della banca dove potrebbe essere identificato o riconosciuto.

Quando la prudenza non serve a niente. In pratica, la questione del secondo codice è una decisione più vessatoria che utile. In quanto genera solo disagio e non risulta di alcun giovamento.

Detti e contraddetti. È vero: la prudenza non è mai troppa. Ma – per restare in àmbito proverbiale – “il troppo… storpia”.

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