Nomine & Poltrone - Antonio Caterino, eletto presidente della Commissione innovazione dell’Ordine degli avvocati di Milano
Laureato a Perugia, uscito dalla Scuola forense del capoluogo, è stato uno dei promotori della nuova modalità di esame per i candidati dislessici
L'avvocato Antonio Caterino, già laureato in giurisprudenza a Perugia e allievo della Scuola forense di Perugia, è stato eletto presidente della Commissione innovazione dell’Ordine degli avvocati di Milano, dove risiede ed esercita la professione.
La Commissione esplorerà le emergenti frontiere del diritto e affronterà le nuove sfide poste alla professione dalle profonde trasformazioni in atto, per integrare nell’avvocatura le migliori conquiste conseguite negli altri campi.
“L’ambizione è quella di porsi nell’intersezione di molteplici settori, per ricombinare nell’avvocatura gli elementi migliori prodotti negli altri campi; la professione, quindi, come nuova frontiera in cui coniugare, in modo inedito e trasversale, le più moderne conquiste e innovazioni con la nostra plurisecolare trazione giuridica - ha dichiarato l’avvocato Caterino - L’innovazione, quindi, non solo e non tanto come risultato ma, soprattutto, come processo, partendo dal presupposto che la migliore la forma di innovazione che possiamo plasmare è l’organizzazione stessa che riusciremo a darci, come motore propulsivo capace di promuovere quel 'think different', in grado di creare un ambiente e una cultura, in cui sia sempre più facile generare innovazione".
Per l'avvocato Caterino gli avvocati "in questo tempo di cambiamenti senza precedenti", devono confrontarsi "con le evoluzioni che stanno ridefinendo la nostra epoca, siamo chiamati a assolvere anche un ulteriore responsabilità: quella di guidare e regolare, anche sotto il profilo normativo, la transizione in atto, per consegnare al futuro le nostre migliori speranze".
Uno sguardo attento, quindi, sulla sfida lanciata dalla intelligenza artificiale, ai temi e alle questioni che la sua regolamentazione etica e giuridica pone, nel delicato compito di trovare un punto di equilibrio tra preoccupazioni e opportunità. "È chiaro che sulla base di queste premesse – conclude Caterino - la nostra diventa una missione cruciale, la cui attuazione non può prescindere dalle nostre più raffinate competenze, dalla nostra formazione e dal nostro pensare, scrivere e dibattere, che deve della più alta qualità possibile, per far sì che l’innovazione giuridica, sospinta anche dalle ali della nostra più feconda immaginazione e sulla scorta di valori quanto più largamente condivisi, orienti le scelte di politica legislativa verso sistemi sempre più coesi, trasparenti e sostenibili".