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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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San Francesco, il presidente Mattarella sarà ad Assisi il 4 ottobre

Presentato il programma delle celebrazioni in nome del Patrono d'Italia

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà ad Assisi il 4 ottobre per la festa di san Franceco Patrono d’Italia. Il presidente accenderà la “Lampada Votiva dei Comuni d’Italia” a nome di tutto il popolo italiano e successivamente rivolgerà un messaggio al Paese dalla Loggia del Sacro Convento di San Francesco in Assisi. “Sono molto grato al Presidente Mattarella per aver accettato l’invito a partecipare alla celebrazione per la festa di san Francesco patrono d’Italia e ad accendere a nome di tutte le donne e gli uomini italiani la lampada votiva al Santo di Assisi”. Lo ha detto il custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni. “Questa mia sincera e profonda gratitudine è dovuta principalmente a due considerazioni – ha aggiunto - Da un lato il Presidente della Repubblica è la figura istituzionale che rappresenta tutto il Paese, composto di persone diverse da molti punti di vista, eppure unite nel considerarsi e nel riconoscersi reciprocamente come innumerevoli volti di un unico popolo ricco di culture, storie, valori, sogni, visioni differenti. In secondo luogo, la presenza del Presidente Mattarella qualifica in maniera straordinaria questa particolare edizione della festa di san Francesco 2022 in cui vogliamo esprimere il grazie dell’Italia tutta a coloro che in questi anni difficili della pandemia sono stati in prima linea, anche a costo di sacrifici personali se non addirittura della vita e ci hanno permesso di passare il guado di questa difficilissima esperienza” 

Le celebrazioni per la festa di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, avranno quest’anno un carattere inedito. Innovando la tradizione infatti, per il pellegrinaggio sul luogo del Transito e il gesto dell’offerta dell’olio presso la Tomba di San Francesco non è stata coinvolta una singola Regione, ma la Conferenza Episcopale Italiana al fine di promuovere una partecipazione che si faccia gesto di gratitudine per quanti si sono prodigati nel far fronte alla pandemia: Istituzioni civili e militari, operatori sanitari, famiglie, mondo del volontariato e della scuola, realtà caritative ed ecclesiali. Sarà anche l’occasione – in particolare durante la Messa del 4 ottobre – per una preghiera speciale per l’Italia e per la pace.

A caratterizzare questa particolare edizione sarà la presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che il 4 ottobre accenderà la “Lampada Votiva dei Comuni d’Italia” a nome di tutto il popolo italiano e successivamente rivolgerà un messaggio al Paese dalla Loggia del Sacro Convento di San Francesco in Assisi. Il programma e il significato delle giornate sono stati illustrati in una conferenza stampa, che si è svolta oggi (5 settembre) a Roma.

“Vogliamo, con questo nostro gesto, divenire un segno per l’Italia e vogliamo altresì pregare per l’Italia, perché essa progredisca sempre più nella sua vocazione di popolo ponte fra le nazioni, popolo solido e solidale capace di trarre dalla propria radice cristiana spunti e suggerimenti per tracciare vie nuove, fondate sul dialogo e sulla collaborazione con tutti”, ha sottolineato il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI.

“La pandemia ci ha riportato a constatare ciò che san Francesco ha vissuto a livello personale e cioè che la vita di ciascuno di noi migliora veramente non se abbiamo di più, non se siamo più forti o potenti, ma se siamo capaci di prenderci cura di chi ha più bisogno, di chi da solo non ce la fa”, ha aggiunto fr. Marco Moroni, Custode del Sacro Convento di San Francesco in Assisi. “La memoria viva dell’italiano San Francesco, il poverello di Assisi, ci aiuti tutti a cogliere con gioia il vero senso della vita, il cuore del Vangelo: donarsi senza misura per amore di Dio e dei fratelli”, è stato l’auspicio di fra Massimo Travascio, custode del Convento della Porziuncola in Santa Maria degli Angeli.

“Condividiamo pienamente la bellezza di questo evento, che vede in qualche modo l’Italia intera, nel contesto di questi anni difficili, stringersi intorno al Santo Patrono per esprimere sentimenti di gratitudine e guardare al futuro con rinnovata speranza”, ha evidenziato in un messaggio monsignor Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, impossibilitato a partecipare alla conferenza stampa per motivi di salute.

“Nell’accogliere coloro che vivranno insieme a noi la festa di San Francesco, esorto tutti a guardare ad Assisi come la ‘città sul monte’ per il suo essere culla e simbolo dei valori francescani e a considerare Assisi come la propria ‘casa’”, ha concluso Stefania Proietti, sindaco di Assisi.

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