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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Assisi

Assisi, cittadinanza onoraria per la pace: i toccanti messaggi dei sopravvissuti italiani alla Shoah

Emozionante cerimonia nella Sala della Conciliazione in Comune: ringraziamenti al sindaco Proietti anche dalla senatrice a vita Liliana Segre e dagli altri sopravvissuti che non sono riusciti a presenziare

LILIANA SEGRE:

Liliana Segre, nata a Milano il 10 settembre 1930, da bambina non aveva idea di appartenere ad una famiglia ebraica, dal momento che suo padre si dichiarava laico. Ma le leggi razziali del 1938 hanno colpito anche lei: in quell’anno, Liliana è stata espulsa dalla scuola per le sue radici. Le persecuzioni si sono poi fatte sempre più intense, tanto che nel 1943 lei e suo padre hanno tentato la fuga verso la Svizzera. Il loro piano non ha avuto successo: rispedita indietro, la ragazzina è stata arrestata e detenuta col suo papà a Milano per più di 40 giorni. Aveva appena 13 anni. Liliana è stata deportata dall’ormai tristemente noto binario 21 della stazione di Milano Centrale. Il 30 gennaio 1944 è stata costretta, assieme a suo padre, a salire a bordo di un convoglio diretto al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Dopo 7 giorni di viaggio in condizioni disumane, la ragazzina è stata separata dal papà, che è stato ucciso poche settimane dopo. Con il suo numero stampato sulla pelle (75190 – questa la sua matricola), Liliana ha lavorato per un anno nella fabbrica di munizioni ed è riuscita a scampare alla cosiddetta “soluzione finale”, lo sterminio di massa degli ebrei. All’inizio del 1945, è stata costretta dai nazisti, quasi con le spalle al muro per l’avanzata dell’Armata Rossa, ad affrontare la marcia della morte verso la Germania. Il 1° maggio 1945 è stata finalmente liberata dai soldati russi: era rifugiata nel campo di Malchow, ed è stata una dei pochi sopravvissuti a questa terribile follia. Ritornata in Italia, Liliana si è trasferita dapprima dai suoi zii e poi dai nonni materni, unici superstiti della sua famiglia. Oggi ha tre figli e tre nipoti. Nel 1990 ha incominciato a raccontare la sua esperienza da sopravvissuta e ha ricevuto numerosi riconoscimenti e onorificenze per il suo impegno di testimone. Il 19 gennaio 2018 è stata nominata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella senatrice a vita “per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale”.

Il messaggio - "Gentile Sindaco di Assisi, è un onore speciale per me ricevere la Cittadinanza Onoraria per la Pace di Assisi. Una città celebre nel mondo per la sua bellezza, per l’impegno costante per la solidarietà e per la pace, per il confronto e il dialogo fra le genti e le religioni. Una città non per caso Medaglia d’oro al merito civile, in ragione dell’impegno profuso da tanti suoi cittadini durante la seconda guerra mondiale per salvare centinaia di ebrei, di perseguitati, di soldati alleati, oltre che per la salvaguardia di un inestimabile patrimonio artistico. Ma il piacere è tanto più grande perché condiviso con tutti i sopravvissuti italiani alla Shoah, il che dà un rilievo e una bellezza particolare a questa giornata. Da oggi dunque Assisi sarà ancora di più la città di noi tutti. Purtroppo ragioni di età, di salute e di sicurezza, oltre alle note attuali difficoltà, mi impediscono di essere presente in città come vorrei e di partecipare alla cerimonia. Ci tengo però a condividere con voi quei sentimenti democratici ed antifascisti, quella vocazione al dialogo e all’incontro che storicamente sono appannaggio del vostro territorio e della Regione Umbria. Certa che la comune cittadinanza renderà più saldi questi nostri valori e princìpi auguro alla vostra, anzi nostra, Comunità un futuro di prosperità e di progresso morale e civile. Dopo un periodo drammatico come quello da cui stiamo faticosamente uscendo ne abbiamo tutti bisogno. Grazie di nuovo dunque ed un caro saluto a Lei, al Consiglio comunale, ai miei nuovi Concittadini, a coloro che con me oggi possono fregiarsi della Cittadinanza Onoraria per la Pace di Assisi. Liliana Segre".

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