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Art Bonus, i cittadini scelgono i tesori da salvare: dalle vetrate della Notari agli affreschi, tutte le opere e i costi

Ecco tutti i nuovi beni che l’amministrazione ha inserito nell’elenco Art Bonus 2018. A sceglierli sono stati direttamente i cittadini

Le vetrate della Sala dei Notari, la Fonte di San Francesco a Ponte San Giovanni, l’affresco dell’incoronazione della Vergine nell’edicola di Via Oberdan e le Fontanacce di Fratticiola Selvatica: sono questi i nuovi beni che l’amministrazione ha inserito nell’elenco Art Bonus 2018. A sceglierli sono stati direttamente i cittadini, rispondendo al questionario promosso dall’ente.

Per il restauro delle 11 vetrate della Sala dei Notari si prevede un intervento, il cui costo stimato è intorno ai 50mila euro complessivi. Per la Fonte di San Francesco, sita a Ponte San Giovanni, in Via Pieve di Campo, il costo previsto è, invece, di 18mila euro, mentre 3mila è l’importo previsto per l’intervento di conservazione e restauro del dipinto raffigurante l’Incoronazione della Vergine, posto all’interno dell’edicola di Via Oberdan, al civico 10/12. Infine, 40mila euro è la spesa stimata per la ristrutturazione e riqualificazione delle Fontanacce di Fratticiola Selvatica, lavatoi e pozzi situati in un’area di proprietà comunale.

Tra i beni che i cittadini stessi hanno proposto nel questionario, oltre una cinquantina, vi sono anche gli archi dell’acquedotto di Monte Pacciano, il ciborio della Chiesa di San Prospero e conservazione dei suoi affreschi, l’Arco dei Gigli, le mura urbiche, il ninfeo della Canapina, l’Arco di Sant’Ercolano, la muraglia da Porta San Antonio, via Cialdini e via Brugnoli ex rocca Abate Montemaggiore, il pozzo di San Domenico, la ricollocazione in Via Lupattelli/Piacebole del pozzo medievale spostato anni fa da Via Lupattelli e ora nel cortile interno del Palazzo dei Priori, la Chiesa dell'Annunziata in Fontignano, la Statua equestre di Vittorio Emanuele II e il campanile di Santa Maria Nuova, - gli affreschi di Palazzo Conestabile della Staffa (sede Biblioteca Augusta), il Tempio di Sant’Angelo, il “Fontone” del Parco di Sant’Anna, via Maestà delle volte, la pavimentazione di via Bartolo.

Dal questionario, peraltro, è emerso che l’87,5% dei perugini sa che cos’è Art Bonus  (di cui il 23,8% grazie al portale dedicato del Comune di Perugia e il 22,5 grazie ai canali social del Comune stesso), il 75% conosce precisamente i benefici fiscali che ne conseguono, di cui il 97,5% riconosce anche la grande utilità. Il 32,5% dei perugini si dice molto soddisfatto del  progetto Artbonus del Comune di Perugia e, in una scala da 1 a 10, gli ha assegnato un bel 10, mentre il 27,5% un 9 e  il 26,3% un più ch soddisfacente 8.

Intanto, partirà a breve la nuova campagna di promozione e comunicazione secondo quanto approvato questa mattina dalla Giunta, che si propone di rinsaldare il ruolo del Comune di Perugia quale “campione” di micro-mecenatismo a livello nazionale e pioniere di Art Bonus tra i comuni della regione. Tra gli appuntamenti previsti, in particolare, il prossimo 14 giugno nella sala del Consiglio provinciale, si terrà il Workshop “Artbonus esperienze e novità a confronto.

Il caso #ArtbonusPerugia”, organizzato in collaborazione con Anci Umbria e dedicato ad amministratori, funzionari di enti pubblici, professionisti, imprese. L’obiettivo del workshop è quello di coinvolgere e stimolare tecnici e figure politiche della PA, professionisti e imprese, illustrando le opportunità derivanti dall'applicazione dell'Art Bonus, strumento concreto  e vantaggioso sia per le Amministrazioni comunali (per il restauro e recupero del proprio patrimonio culturale)  che per  cittadini e le imprese. 

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