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INVIATO CITTADINO Apiario sociale di Porta Eburnea, una preziosa sentinella per l'ambiente

L’iniziativa è frutto di un progetto di azione partecipata che ha visto come parte attiva le Associazioni della Pesa, quella di Porta Eburnea e dei Priori. Tanto che è stato loro assegnato il finanziamento legato al relativo bando della Regione dell’Umbria

Apiario sociale di Porta Eburnea. Quelle api al Campaccio stanno benissimo e servono a monitorare lo stato di salute dell’ambiente. L’iniziativa è frutto di un progetto di azione partecipata che ha visto come parte attiva le Associazioni della Pesa, quella di Porta Eburnea e dei Priori. Tanto che è stato loro assegnato il finanziamento legato al relativo bando della Regione dell’Umbria.

“L’iniziativa – racconta Emanuela Mignini – è finalizzata a valorizzare un luogo difficile e insieme fragile, all’interno della città, con la quale la civitas perusina deve assolutamente dialogare, un luogo al di sotto delle possenti mura etrusche che gli fanno da magico scenario”.

Lo scopo evidente è quello di esercitare “controllo sociale del territorio, puntando su due priorità: la partecipazione e il rispetto da parte di tutti”.

“Perché – aggiunge – la partecipazione costruisce una comunità e avvicina i cittadini fra loro e alle istituzioni”.

È d’altronde riscontrato il fatto che il parco monumentale-archeologico del Campaccio o Cuparella costituisce la sede ideale per due alveari piuttosto particolari, col suo prato fiorito e tanti alberi adatti ad attirare gli impollinatori.

Caratteristica notevole degli alveari funzionali: sono dotati di pareti trasparenti, a scopo didattico, per far conoscere ai bambini il magico mondo degli insetti e la loro utilità.

“Le arnie – precisa Emanuela – sono state sistemate in un luogo strategicamente giusto, nella porzione apicale est del parco, individuato grazie alla collaborazione del prof. Tiziano Gardi, già docente ed esperto di api al dipartimento di “Scienze Agrarie, alimentari e ambientali”, in modo tale da permettere, in prospettiva, anche l’analisi del miele urbano”.

Fin qui il resoconto di una scelta lodevole, che ha però subìto anche sabotaggi dei quali abbiamo riferito su queste colonne.

L’obiettivo primario resta, dunque, quello di far riscoprire – a cittadini adulti e ai più piccoli – il valore e il piacere di salvaguardare la natura, per educarli all’importanza della biodiversità ambientale ed urbana, creando la possibilità di sviluppare una maggiore coscienza ecologica e botanica.

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