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Animali esotici, "sì" alla tutela della salute, ma senza divieti ideologici

Iniziativa in Senato, il senatore Briziarelli: "Un intero comparto che rischia di essere fuorilegge per animali allevati e non a rischio estinzione"

Animali esotici, per il senatore Briziarelli della Lega è "giusto tutelare la salute degli animali, ma no a divieti ideologici".

Con la conferenza stampa nazionale che si è svolta in Senato sugli animali esotici è stata lanciata "una campagna di sensibilizzazione dal titolo #esoticimafamiliari rivolta all’opinione pubblica con un segnale chiaro: occorre una regolamentazione chiara per gli animali esotici che non deve però sfociare in divieti ideologici" ha detto il senatore della Lega Luca Briziarelli, vicepresidente della commissione bicamerale d’inchiesta sugli Ecoreati, a margine dell’iniziativa sugli animali esotici.

"Come Lega chiediamo al governo di introdurre una regolamentazione e non un divieto, che andrebbe ad impattare in modo importante a discapito delle migliaia le imprese che gestiscono questo settore e che rischiano di chiudere. C’è un intero comparto – continua Briziarelli - che rischia di essere giudicato ‘fuori legge’ per colpa di una norma che non adotta nessun altro Paese dell'Ue e che vieta l’importazione, la commercializzazione e la conservazione di fauna esotica. Si tratta di canarini, pesci, pappagalli, rettili e altri animali, spesso allevati da aziende italiane, che fanno parte della quotidianità di tante famiglie e che non rientrano nella categoria a rischio di estinzione. Ringrazio tutte le realtà che hanno aderito alla conferenza stampa e alla campagna. Questo comparto rappresenta un moltiplicatore per tutto l'indotto, il danno economico sarebbe estremamente rilevante e senza alcuna motivazione scientifica. Bene tutelare salute, ambiente e animali, ma senza distruggere l'economia con dei no assolutamente ideologici che rischiano soltanto di favorire le zoomafie".

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