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Venerdì, 19 Aprile 2024
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INVIATO CITTADINO Alta Velocità e stazione Media Etruria, Trecchiodi dice no: "Toglie prestigio alla nostra regione"

L'esperto di trasportistica: "La tesi dell'amministrazione regionale è falsa e insopportabile"

No alla Media Etruria. E attenti alle bufale. La questione dei costi è una balla. Parola del colonnello Alessio Trecchiodi, che di trasportistica sa parecchio. Ma, non a caso, viene sistematicamente tacitato quando espone tesi contrarie a quelle sostenute dalla politica.

Dichiara: “La tesi dell'amministrazione regionale secondo la quale sarebbe opportuno realizzare il terminal Media Etruria perché i Frecciarossa, causa l'alto costo, non ce li possiamo permettere è una argomentazione falsa e insopportabile”.

Perché?

“È perfino banale ribadire che tutti i treni hanno un costo che qualcuno deve pagare: da qui non si scappa”.

Facciamo esempi!

“Un treno Regionale costa 16 €/km, un Intercity 20 €/km e un Frecciarossa 33 €/km”.

Chi paga?

“Il primo è a carico della Regione, il secondo dello Stato (ma anche i soldi della Regione vengono dallo Stato, Fondo Nazionale Trasporti)”.

E il Frecciarossa?

“A proposito del Frecciarossa, c’è da rilevare che potrebbe avere un costo inferiore allestendolo Low cost, come avviene in Francia per i TGV (Treni ad Alta Velocità).

Che vuol dire “Low cost”?

“Vuol dire togliere bar e tavola calda, almeno nel percorso umbro, sostituendoli con distributori automatici. Inoltre, i nostri Frecciarossa sarebbero arretramenti dei Frecciarossa Torino-Firenze da nord, e Reggio Calabria-Napoli-Roma da sud. Quindi non vanno ad interferire con i Frecciarossa di primo livello sulla direttrice maestra Torino-Salerno, come invece fa la fermata di Orte sul Frecciarossa Roma-Torino”.

C’è dunque un risparmio?

“Non a caso (ante Covid), Trenitalia chiedeva per il Freccia perugino € 800.000/anno (ma erano 1.350.000 all'inizio, riduzione dovuta al buon successo di utenza), mentre per la sola fermata ad Orte chiedeva 1.800.000 euro al Lazio!”.

Perché?

“Perché fermare un Frecciarossa di primo livello costa almeno 200 euro per ogni minuto in più di percorrenza. Inoltre i passeggeri che salivano ad Orte toglievano posti a quelli che salivano a Roma con un danno negli incassi”.

Perché la Media Etruria ci danneggia?

“Perché toglie prestigio alla nostra regione obbligandola a inseguire fuori regione i treni buoni”.

Chi dovrebbe pagare almeno tre coppie di Frecciarossa al giorno per la Regione Umbria?

“Lo Stato italiano, naturalmente, però recuperando denaro e spostandolo dal ramo Tpl (quei miseri treni regionali che ogni giorno pendolano tra Perugia Roma e tra Foligno-Perugia-Firenze) al ramo Alta Velocità di Trenitalia”.

Per fare questo, cosa occorre?

“Per fare questo, chiaramente, ci vuole un apposito accordo Regione/Stato/Trenitalia che non può mancare, poiché non è concepibile che una intera regione, la nostra, esterna alle grandi direttrici, rimanga priva di un servizio così essenziale”.

Umbria penalizzata, ingiustamente marginalizzata?

“Proprio così. È del tutto evidente che l'Umbria deve essere compensata in tale spesa e nessuna normativa "treni a mercato" può essere addotta a pretesto del contrario”.

Cosa/come fare?

“I politici umbri, e specie tutti i sindaci lungo il percorso umbro dei Frecciarossa, si dovrebbero unire e far cambiare rotta a chi privilegia accordi con la Toscana a danno dell'Umbria”.

A buon intenditor…

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