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Perugia, 46 associazioni in piazza per il presidio in solidarietà delle donne afghane

Appuntamento lunedì 23 agosto in piazza Italia: "I diritti umani verranno nuovamente negati a tutti e tutte e le donne saranno le prime a pagare"

Il presidio in solidarietà delle donne afghane registra nuove adesioni. L'iniziativa, in programma lunedì 23 agosto 2021 alle ore 19 in piazza Italia a Perugia, si propone di sostenere le donne afghane nel difficile momento storico dell’avanzata dei talebani e la conseguente conquista del potere. Nonostante le rassicurazioni fornite in questi primi giorni, infatti, la preoccupazione di un ritorno alle condizioni di sottomissione ed esclusione dalla vita sociale e politica delle donne si fa sempre più consistente.

“A poche ore dalla nascita dell'Emirato Islamico dell'Afghanistan, le donne non saranno più libere e pagheranno per prime la sconfitta della civiltà occidentale che adesso abbandona un paese al suo destino - si legge nella nota diramata dall’Unione donne in Italia - L’obiettivo di aiutare le donne afghane e restituire loro autonomia e libertà non è stato mai raggiunto, nonostante lo sforzo compiuto da associazioni e attiviste per i diritti umani, e oggi rischia di diventare definitivamente irraggiungibile”.

I promotori dell’iniziativa ricordano che dopo “venti anni di vessazioni, politiche neocoloniali e guerre, i diritti umani verranno nuovamente negati a tutti e tutte e le donne saranno le prime a pagare il costo di questa situazione - si legge nella nota - Non potranno più studiare, lavorare, accedere a cariche istituzionali, saranno costretta a sposarsi e non potranno neanche uscire di casa se non accompagnate da un uomo di famiglia. Verranno costrette a sposarsi, diventando pura merce di scambio”.

Sono molte le richieste di aiuto che “ci giungono attraverso i social e ci lasciano sgomente. Ancora una volta, sui corpi delle donne, si consumerà la vera disfatta di un intero popolo - prosegue la nota - Non possiamo permettere che questo accada e che la storia si ripeta. Chiediamo che le nostre autorità facciano tutto quanto possibile per aiutare il popolo afghano e soprattutto le donne e i bambini a sottrarsi all'oppressione del regime talebano, aprendo immediatamente corridoi umanitari che permettano alle persone di sfuggire alle violenze”.

Hanno aderito al presidio:

RU2020 Rete Umbra per l'Autodeterminazione

Coordinamento Donne CGIL Perugia

Liberamente Donna ETS

Unione Donne Foligno

Emergency Perugia

Legambiente Perugia

Libera Umbria

Anpi

Rete degli Studenti Medi Perugia

UDU Unione degli Universitari

Bottegart

Associazione Me’DeA

CNGEI Umbria scout laici

Associazione culturale La Goccia

Omphalos LGBTI

CGIL Umbria

Dance Gallery

Ponte Solidale

Auser Perugia

RAV Rete delle Donne Antiviolenza Onlus

Associazione Key&Key Comunications

Parte Civile Aps

Sinistradem Radicalità per ricostruire l'Umbria

Associazione Radicali Perugia Giovanni Nuvoli

Circolo culturale primomaggio

Danza africana Perugia

Scuola di Danza Linda Magnini asd

Associazione Basta il Cuore

Banca del tempo di Perugia

ParteCivile APS

Amnesty International Perugia

Arci Perugia

Gruppo Partito Democratico

Associazione Foligno in Comune

Perugia Citta in Comune

Ass. Franca Viola Coordinamento Todi

Libertà e Giustizia circolo di Perugia

Cittadinanza attiva Regione Umbria Aps

Giovani Democratici di Perugia

Gruppo consiliare del Partito Democratico al Comune di Perugia

Gruppo consiliare Idee Persone Perugia

Circolo UAAR Perugia

Movimento 5 Stelle Umbria

Art.1 Perugia

CIDIS

Ordine Psicologi dell'Umbria

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