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Progetto Rocchetta, la Comunanza agraria non ci sta: "Gualdo Tadino aspetta ancora le opere di ripristino"

Riceviamo e pubblichiamo una nota della Comuna agraria appennino gualdese in merito alla proposta Oasi Rocchetta.

"All’indomani della presentazione della proposta “OASI Rocchetta” da parte dell’Azienda, la Comunanza Agraria invita tutti ad alcune serie riflessioni.

Le luci di un marketing scintillante non possono far distogliere lo sguardo dalla realtà dei fatti, dagli abusi e dagli interessi legati all’acqua. Ogni gualdese aspetta da anni il recupero di un’area magnifica, recupero posto per legge a carico del concessionario (Rocchetta).

Eppure, per realizzare questa sistemazione sarebbe bastato seguire la tabella di marcia segnata dalla legge:

esecuzione immediata della sentenza del Consiglio di Stato (n. 5022 del 01 Luglio 2021) che prevede la demolizione dei cabinotti (casottini a protezione dei pozzi);

chiusura dei pozzi Rocchetta per mancanza di qualsivoglia titolo abilitativo, come richiesto espressamente dalla Comunanza;

avvio dei lavori per la restituzione della Valle e della Fonte ai cittadini gualdesi, con un progetto condiviso attraverso l'istituzione formale di un tavolo tecnico.

Ci sono lavori che attendono di essere portati a termine da lungo tempo,

- dal 1997, il costone roccioso, con fondi pubblici,

- dal 2013 la Valle del Fonno, a carico della azienda Rocchetta.

INVECE

Nella realtà dei fatti questo non è accaduto e la Regione ha accolto in conferenza stampa la presentazione della proposta “OASI Rocchetta”, vecchia di 7 anni, come se nulla fosse nel frattempo accaduto.

Con la scusa dell’intervento di ripristino, obbligo di legge del Concessionario, Rocchetta continua ad esercitare il suo potere su tutta la valle con il supporto delle Istituzioni dello Stato.

Invece di applicare quanto stabilito nelle sentenze, si preferisce presentare una proposta accattivante, su terre altrui, soggette ad importanti vincoli ambientali, senza interpellare la collettività proprietaria dell’area.

Il progetto avveniristico, che dovrebbe essere attuato attraverso la ristrutturazione del vecchio capannone, come polo museale, con negozi e area ristoro, non è finanziato da Rocchetta, ma nel progetto è solo previsto che il capannone venga regalato al Comune, senza considerare che lo stesso è invece in parte di proprietà della Comunanza Agraria e pertanto della collettività.

Corsi di fiumi deviati anche se asciutti, pozzi abusivi, attivazione del collegamento di un nuovo pozzo profondissimo, prosciugamento definitivo delle sorgenti, prosciugamento definitivo del fiume Feo, questo è l’esito incontrovertibile del progetto “Oasi Rocchetta”.

DOPO IL DANNO LA BEFFA.

Per i gualdesi che invece rivogliono la loro valle e hanno a cuore l’acqua ben poco rimane.

Alla fine, tutto questo serve per l’interesse esclusivo di Rocchetta che vuole continuare a prelevare e imbottigliare l’acqua della collettività, con il benestare assertivo delle Istituzioni".

Comunanza Agraria Appennino Gualdese

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