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Spello, la protesta di Acquatino: "Niente abitabilità senza acqua potabile, ma portare le condutture costa troppo e rende poco"

Rimpallo tra Comune di Spello e Vus, intanto i cittadini costretti a installare potabilizzatori e realizzate fosse igieniche

La frazione di Acquatino è un agglomerato di case rurali che ospita almeno 25 famiglie. Da un lato c’è il Comune di Spello che chiede la potabilità dell’acqua per rilasciare l’agibilità, dall’altra la Vus che ritiene oneroso e poco remunerativo portare le condutture fino alle abitazioni.

A segnalare l’inghippo burocratico, ma che per le famiglie significa migliaia di euro di spesa per installare un depuratore dell’acqua del pozzo per renderla potabile e realizzare pozzetti per le acque reflue, sono alcuni residenti alle prese con due posizioni che, di fatto, si escludono: niente acqua potabile niente agibilità, ma l’acqua non te la porto.

Sono oltre 15 anni che è stata fatta richiesta al Comune di Spello di poter far arrivare fognature e condutture fino alla frazione, ma tra risposte evasive prima, e rifiuti poi, di acqua lì, se n’è vista solo grazie ai pozzi. La cui acqua va, comunque, trattata per poter essere bevuta.

In molti hanno risolto con le cisterne, altri con sistemi di potabilizzazione, fosse biologiche e depuratori, ma tutto a spese proprie.

Recentemente dall’amministrazione è arrivato un laconico: “Provvederemo”. Mentre la Vus ha fatto sapere che l’intervento è oneroso e fronte di un un recupero tramite bollette troppo esiguo. Come a dire: arrangiatevi.

Per i cittadini, quindi, tanti obblighi, ma nessun servizio. Per questo si stanno organizzando per una raccolta firme per chiedere un intervento da parte degli enti pubblici deputati a tali servizi.

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