rotate-mobile
Attualità

A un anno dalla scomparsa di Franco Piazzoli, attore, scrittore, intellettuale perugino, se ne commemora la figura in senso religioso e laico

A un anno dalla scomparsa di Franco Piazzoli, attore, scrittore, intellettuale perugino [INVIATO CITTADINO Ci ha lasciato Franco Piazzoli, poeta e sognatore, figura di spicco del Borgo d’Oro. (perugiatoday.it)], se ne commemora la figura in senso religioso e laico.

Due le celebrazioni liturgiche in memoriam: il 19 luglio, alle 18:00 presso la Cappella dottoriana, ex Maternità, nel primo anniversario della morte. Ieri, 15 luglio, ore 19:15, è stata invece celebrata una messa nella Cappella vanvitelliana di Palazzo Murena, in piazza dell’Università.

La festa laica che gli amici preparano per l’anniversario consiste in una pubblicazione che uscirà entro il corrente anno.

Franco Piazzoli è stato un formidabile rimatore. Era solito commentare ironicamente gli eventi d’attualità con delle salaci composizioni in lingua perugina. Ne aveva accumulate parecchie, scritte a mano.

Gli amici e il nipote Alfredo Ricci si sono occupati di affidare al sottoscritto la curatela del volume che ne raccoglie la parte più significativa.

D’altronde, già mi era capitato di pubblicare qualcosa di suo nei volumi dell’Officina del Dialetto. Si trattava, in genere, di traduzioni in perugino dei sonetti di Trilussa, poeta a lui molto caro. Proprio per la carica ironica, ma anche intrisa di umanità, che connota la pagina del poeta romano.

L’attore e regista Gian Franco Zampetti ricorda: “Alla fine di ogni stagione teatrale, al pranzo della Compagnia, Franco leggeva una sua composizione in perugino in cui riassumeva momenti salienti del lavoro e sfotteva tutti i colleghi che avevano partecipato all’evento in vari ruoli”.

Aggiunge: “Anche il fondatore dell’Associazione ‘Artemio Giovagnoni, Città di Perugia’, ossia lo stesso Giovagnoni, autore e regista della drammaturgia, rideva di queste poesiole ironiche. Franco se ne compiaceva”.

Peraltro Franco era solito impersonare un personaggio tipico: quello dell’arrabbiato. Insomma, il “Gianni Agus perugino”. Arrotava la sua “erre moscia” in veste di cavaliere, avvocato, ‘zzitellone’. Spesso con un’eleganza affettata: cravatta a farfalla e panciotto. Un vero spasso.

Le poesie di Franco parlano di temi di politica, attualità costume. Con un occhio ironico e senza fare sconti. Nemmeno a se stesso. Si direbbe che il gusto di smascherare ipocrisie e incompetenze era un vezzo in cui Franco eccelleva. Con una punta di acredine verso i corrotti e i disonesti. Ma sempre con persuasa umanità.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

A un anno dalla scomparsa di Franco Piazzoli, attore, scrittore, intellettuale perugino, se ne commemora la figura in senso religioso e laico

PerugiaToday è in caricamento