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Violenza sulle donne, a Città di Castello 100 sentinelle contro i maltrattamenti

Progetto del Comune con i docenti del territorio

Cento sentinelle contro la violenza sulle donne nelle scuole primarie pubbliche e paritarie di Città di Castello: partiti i corsi di formazione rivolti al personale docente che si svolgeranno per tutto il mese di giugno. “L’aumento dei casi di violenza sulle donne in Alta Valle del Tevere ci impone una riflessione e ci impone di agire, offrendo agli insegnanti gli strumenti conoscitivi e le informazioni necessarie per prevenire e contrastare questa terribile piaga della società”. Ha spiegato l’assessore ai Servizi Educativi e alle Pari Opportunità del Comune di Città di Castello, Letizia Guerri, a margine del primo incontro che si è svolto alla scuola primaria di San Filippo, con la responsabile comunale del Centro Anti Violenza di Città di Castello, Lorenza Scateni, alla presenza del dirigente scolastico del primo e del secondo Circolo Didattico Simone Casucci, della vice dirigente Maria Grazia Bani e del gruppo di circa 20 insegnanti  dei plessi di Rignaldello e San Filippo con cui è partita l’esperienza.. Il progetto di formazione è rivolto alle insegnanti della scuola primaria del primo e secondo Circolo Didattico di Città di Castello e dell’Istituto Comprensivo Alberto Burri di Trestina, che è frutto del lavoro di confronto con le dirigenze scolastiche nei tavoli di monitoraggio che l’amministrazione comunale tifernate ha istituito a partire dal 25 novembre 2021 in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Da gennaio oltre 300 chiamate al Centro Antiviolenza Medusa e 18 donne prese in carico dal servizio. “Dobbiamo agire, andando nelle scuole con un progetto che ha la finalità di sensibilizzare il corpo insegnante e prevenire questa terribile piaga attraverso la trasmissione degli strumenti conoscitivi e delle informazioni necessarie a chi è in prima linea, in un ambiente privilegiato per le relazioni sociali come quello educativo, da dove possono suonare i campanelli di allarme in grado di scongiurare nuovi drammi”, spiega ancora l’assessore. 

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