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Martedì, 16 Aprile 2024
Alto Tevere Today San Giustino

San Giustino, polizia locale denuncia imprenditore per gestione illecita nello smaltimento dei rifiuti

Sotto la lente d'ingrandimento il periodo che va dal 2007 al 2021

Gestione illecita nello smaltimento di rifiuti, realizzazione e gestione di discarica non autorizzata; deposito e abbandono di rifiuti su suolo; invasione di terreni e getto di cose su area privata. Sono i reati contestati dalla Polizia locale di San Giustino, coordinati dal comandante Nicola D'Avenia,  al titolare di un'azienda operante nel settore dell'edilizia con sede nella alta valle del Tevere.

L'indagine, durata un anno circa, ha avuto origine a seguito di una serie di segnalazioni e di una denuncia nella quale veniva segnalato l'abbandono di rifiuti (come terre e rocce da scavo e rifiuti misti derivanti dall'attività di costruzione e demolizione proveniente da altro cantiere) su di un terreno agricolo, della superficie di circa 1.600 metri quadrati, situato proprio a San Giustino.

La Polizia Locale coadiuvata dai carabinieri della compagnia di Città di Castello e dai carabinieri Forestali di Città di Castello - dopo aver effettuato alcune verifiche, anche attraverso l'ausilio dell'impianto comunale di video-sorveglianza a lettura targhe - ha successivamente eseguito delle perquisizioni delegate dalla Procura nella sede legale della ditta intestataria degli automezzi; nel corso dell'attività sono stati posti sotto sequestro alcuni formulari dei rifiuti nonché altra documentazione utile alle indagini.

L'attività è proseguita con l'ispezione delegata dei siti oggetto di indagine, attraverso lo scavo e campionatura dei terreni, con l'ausilio di personale tecnico dell'Arpa Umbria.

Gli agenti della municipale hanno scoperto che , l'azienda avrebbe posto in essere una gestione illecita di rifiuti nell'arco temporale che va dal 2007 al 2021, mediante operazioni consistenti nello spostamento senza alcuna autorizzazione, di terre e rocce da scavo provenienti da un proprio cantiere, depositando e abbandonando successivamente rifiuti speciali non pericolosi, consistenti in terre e rocce da scavo e rifiuti misti derivanti dall'attività di costruzione e demolizione proveniente da altro cantiere, adibendo detto terreno agricolo a discarica. Con la notifica dell'avviso della conclusione delle indagini preliminari l'indagato potrà presentare, anche per il tramite del legale, documenti a sostegno delle proprie tesi difensive chiedendo di essere sottoposte ad interrogatorio.

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