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Altotevere. filiera del tabacco, preoccupazione per la legge di bilancio 2023

Il grido di allarme dei produttori: “Uccide il nostro settore, ora tutto il comparto ha paura”

“L’attuale versione della legge di bilancio costituisce un rischio gravissimo per la tenuta economica del nostro comparto; ora l’intera filiera italiana del tabacco ha paura”: è questo il grido d’allarme lanciato da Libero Valenti, presidente di Opta, e Massimo Ricci, presidente di Unitab - associazioni che raccolgono i coltivatori e i produttori di tabacco – i quali, congiuntamente, manifestano la propria preoccupazione per la circolazione, nelle scorse ore, di una bozza di legge di bilancio che prevede per il prossimo anno un consistente aumento delle accise sui tabacchi lavorati, mettendo a serio rischio gli investimenti delle aziende sul territorio italiano.

“Il tabacco italiano rappresenta da sempre un’eccellenza del made in Italy- commentano all’unisono le due associazioni – e come tale va tutelata al pari di tutte le altre eccellenze del nostro Paese. L’attuale legge di bilancio, infatti, non tiene conto in alcun modo delle esigenze della nostra filiera e di quelle dei coltivatori, che ora temono per il proprio lavoro. Si pensa a fare cassa sulle spalle di chi, con molte difficoltà, si sforza da anni di portare avanti un prodotto di altissima qualità riconosciuto a livello internazionale, nonostante gli aumenti dei prezzi dell’energia e le gravi circostanze affrontate in questo periodo. La pianificazione degli investimenti è centrale per il settore agricolo e, a maggior ragione, per la filiera tabacchicola, che, per le specificità della coltura, deve poter programmare con largo anticipo le proprie coltivazioni. Auspichiamo quindi l’apertura di un confronto per individuare una soluzione condivisa da tutti gli attori in gioco: i coltivatori hanno il diritto di sapere cosa ne sarà di loro”.


“Preoccupante per gli effetti sull’intero settore”: così viene definita da JTI Italia, secondo player sul mercato del tabacco in Italia, la bozza di Legge di Bilancio circolata nelle ultime ore, che prevede un aumento monstre delle accise sui tabacchi lavorati, in particolar modo sulle sigarette tradizionali.

Il comparto è conscio della grave situazione che il Paese sta attraversando ed è, come al solito, disposto a fare la sua parte. Tuttavia la manovra, se confermata, non soltanto causerà un sensibile aumento dei prezzi a danno del consumatore finale - la stima è di oltre 40 centesimi a pacchetto, un rincaro mai avvenuto ai tabacchi lavorati in Italia - ma produrrà anche effetti distorsivi all’interno del mercato.

Una riforma che preoccupa, a maggior ragione, perché andrebbe ad aggravare un momento storico in cui l’inflazione è in costante crescita e migliaia di famiglie italiane vedono pesantemente ridursi il proprio potere d’acquisto.

Viene inoltre sottolineato che a subire i principali effetti negativi dovuti a tale riforma sarebbero in realtà proprio le casse dello Stato italiano, che a seguito della conseguente contrazione del mercato si troverebbero a fare i conti con una diminuzione del gettito erariale.

Alla luce di un simile scenario, la società esprime tutta la sua fiducia verso il Governo per l'apertura di un tavolo di confronto che possa trovare una soluzione capace di garantire in modo equo e sostenibile tutti i player del mercato.

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