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Città di Castello, Pronto soccorso: ''Stiamo tornando in linea con gli anni della fase pre pandemica''

Oltre 35 mila accessi nel reparto dell'ospedale tifernate, circa 95 pazienti al giorno

''Striamo tornando in linea con gli anni della fase pre pandemica''. Con queste parole i vertici della struttura complessa di Pronto soccorso del presidio dell' Altotevere hanno fotografato la situazione del 2022.

Oltre 35 mila accessi al Pronto soccorso, circa 95 pazienti al giorno. Sono i numeri che hanno caratterizzato il 2022 del reparto dell'ospedale di Città di Castello e Umbertide, coordinato dal dottor Mario Gildoni, dirigente della struttura complessa di Pronto soccorso del presidio dell' Altotevere.

L'aspetto che fa più riflettere è che solo il 3,5% dei casi sono i cosiddetti codici rossi, che si caratterizzano come ''emergenza con priorità assoluta, ingresso immediato per pazienti con grave compromissione di una o più funzioni vitali''; tutto il resto, ovvero oltre il 95% sono codici gialli, verdi o bianchi.

Rispetto al periodo pre Covid, c'è stato una diminuzione di accessi: nel 2019, infatti, c'erano stati circa 111 accessi al giorno, circa 16 utenti in meno ogni giorno.

Ma il Pronto soccorso non è solamente un ambulatorio, ma ''un vero e proprio reparto'' come hanno spiegato i vertici.

C'è l'Obi (osservazione breve e intensiva) e la medicina di urgenza, con una decina di posti letto, che nell'anno appena concluso ha visto 1175 ricoverati e 487 dimissioni con un tasso di utilizzo del reparto, superiore a 85%.

senza dimenticare che nello spazio del Pronto soccorso, ci sono delle stanze riservate: come quella dedicata ai bambini, ai pazienti pediatrici.

''L'anno appena concluso – hanno spiegato ancora – è stato caratterizzato dalla presenza del Covid: proprio per questo abbiamo una seconda area, chiamata area grigia o di isolamento, dove vengono trattati e valutati e dimessi dopo la valutazione i pazienti che sono stati 1109 con 3 accesso di media al giorno. Nel 2021 abbiamo toccato punto anche 9 o 10 pazienti al giorno''.

Per il 2023, invece, i vertici pensano di ''migliorare il percorso pediatrico e di attivarne uno di bassa complessità, esempio fast truck, ovvero percorsi che cercano di facilitare lo stazionamento e il flusso nel reparto di Pronto Soccorso per poter rientrare in quello del ministero ci chiede: prestazione del reparto in 8 ore''.

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