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Città di Castello, a rischio oltre un centinaio di lavoratori. Puletti (Lega):“Tutelare il futuro della sede Afor"

Il consigliere della Lega Umbria, Manuela Puletti, presenta una interrogazione alla giunta

“No al decentramento della sede di Afor a Città di Castello”. È quanto chiede il consigliere regionale della Lega Umbria Manuela Puletti che ha presentato una interrogazione alla Giunta sottoscritta anche dal collega Mancini per “sapere quali azioni intende portare avanti affinché si possano trovare soluzioni che permettano la salvaguardia degli standard di operatività e di efficienza dei lavoratori che sono impiegati nei locali messi a disposizione dell’Agenzia a Città di Castello”.

“L’Agenzia forestale regionale – spiega Puletti - ha diviso i suoi comparti operativi in cinque distretti, con nove sedi decentrate su  tutto il territorio regionale. L’Altotevere insieme all’Eugubino-Gualdese, sono inseriti nel comparto due e hanno la loro sede operativa a Città di Castello. Sono un centinaio le unità lavorative, tra operai forestali e personale amministrativo, che quotidianamente si recano nello stabile di via Pomerio San Girolamo”.

“Il contratto di locazione stipulato dall’Agenzia forestale regionale con il soggetto privato proprietario dello stabile – prosegue Puletti - sembrerebbe essere in scadenza a fine 2022. E sarebbero venuti meno i presupposti per un rinnovo dell’accordo tra le parti. Sarebbe in fase di
valutazione avanzata l'individuazione di una nuova sede decentrata operativa di Afor nella zona a nord dell’alto Tevere, più precisamente
nel Comune di San Giustino. Questa possibile soluzione, secondo me -  avrebbe un impatto negativo in termini logistici e di operatività delle
unità lavorative impiegate sul territorio alto tiberino, con un aggravio di costi in termini di rimborsi chilometrici e un’incidenza poco felice
sulla quotidianità delle maestranze coinvolte”.

“Con la nostra interrogazione – conclude Puletti – chiediamo all’Esecutivo di Palazzo Donini se è a conoscenza di queste problematiche, riguardanti la situazione attuale e gli sviluppi futuri, della sede decentrata di Afor nell’Alto Tevere. E soprattutto chiediamo che vengano mantenute le condizioni lavorative che consentano ai dipendenti operativi a Città di Castello di conservare i livelli di operatività e efficienza forniti fino ad ora”.

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