Città di Castello, morte di Marco Brunelli, ancora misteri sulle ultime ore di vita
Oggi c'è l'autopsia: sotto la lente l'orario del decesso
Solo l'autopsia, in programma per oggi, potrà svelare i misteri che circondano la morte di Marco Brunelli, il quarantunenne trovato senza vita nella sua casa in via Borgo Farinario, mercoledì sera.
Il cadavere è stato scoperto da un amico, che non lo sentiva dal giorno precedente. Il quarantunenne, infatti, non era stato più visto dagli amici da martedì sera, quando è rientrato nell'appartamento in cui ha sempre vissuto.
Non solo, ma il giovane operaio non aveva risposto nemmeno ai messaggi e alle chiamate degli amici del quartiere: circostanza che aveva messo un po' tutti in apprensione. Tanto da chiamare l'amico, che aveva le chiavi della casa, e dirgli di passare a controllare. Cosa che ha fatto, ritrovano il corpo senza vita di Brunelli ai pedi del letto, con una ferita lacero contusa alla testa, una evidente frattura alla gamba sinistra e delle tracce ematiche nei vai ambienti della casa.
Proprio l'orario della morte del povero quarantunenne sarebbe al centro delle indagini da parte della polizia: secondo alcuni, infatti, l'uomo sarebbe stato collegato con una app di messaggistica instantanea fino ad oltre la mezzanotte della notte fra martedì e mercoledì.
Il decesso di Brunelli ha lasciato i residenti della zona sgomenti. Marco era da tutti conosciuto come una persona buona e mite. Il quarantenne aveva avuto una vita dal passato fragile e con un presente incerto, trascorsa sempre fra i vicoli di quel rione del centro storico. I vicini di casa che spesso si trasformano in parenti. Marco, che lavorava saltuariamente in una nota ditta di adesivi.
''Era un ragazzo d'oro - ha detto un signore che spesso lo vedeva - un po' solitario, ma buono: non avrebbe mai fatto male a una mosca. Negli ultimi tempi aveva avuto qualche problema, ma tutti in zona lo sapevamo ed eravamo sempre pronti ad aiutarlo''.