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Martedì, 23 Aprile 2024
Alto Tevere Today Città di Castello

Città di Castello, Marcello Pecorari è il nuovo presidente del Coordinamento nazionale dei difensori civici

''Organismo di fondamentale importanza, perchè in Italia non c'è una figura di ispirazione nazionale''

Il Coordinamento nazionale dei difensori civici parla tifernate: a guidarlo, anche se momentaneamente, è l'avvocato Marcello Pecorari, 54 anni, una lunga esperienza in questo ruolo, prima nel comune di Città di Castello e San Giustino, poi nella Provincia di Perugia e attualmente è difensore civico della Regione Umbria.

''Nell'ultima seduta, sono stato eletto vice presidente del Coordinamento – ha ricordato – attualmente in assenza del presidente e fino alla sua nuova nomina, sono presidente ad interim. Questo organismo è di fondamentale importanza, perchè in Italia, ed è uno dei pochi paesi europei, non c'è un difensore civico nazionale e così tutte le questioni che hanno competenza sovra regionale, vengono decisi dal Coordinamento e in particolare dal direttivo, che è composto da un presidente e da due vice presidenti''.

Per quanto riguarda, invece, l'attività della regione ''Il bilancio generale dell’attività dell’esercizio 2021, ha registrato complessivamente 120 istanze, oltre ad un numero consistente di contatti che non vengono rubricati in quanto trattasi di semplici richieste di informazioni. Moltissime sono state le richieste legate all’emergenza Covid, alcune solo informative, altre legate ad aspetti sanitari. Ogni richiesta presentata, ogni fascicolo aperto è legato ad una serie di rapporti con gli interlocutori che hanno dato origine a telefonate da e verso l'istante o a colloqui via e-mail. Tuttavia le richieste di potersi confrontare de visu o con la struttura tecnica o con lo stesso Difensore Civico sono state gestite con successo anche a distanza, grazie a supporti informatici e cercando di non disattendere nessun accesso. Anche quando si è trattato di questioni non rientranti nelle competenze specifiche del Difensore Civico, tuttavia, l'Ufficio ha ascoltato i richiedenti indirizzandoli verso i giusti referenti, previo studio della questione ed individuazione dell’interlocutore''.

''Significativo è stato l’aumento delle istanze in materia di accesso agli atti, civico e generalizzato, oppure richieste di riesame riguardanti dinieghi e mancate o parziali risposte da parte di Enti. Molte sono pervenute dai diretti interessati, in altri casi, invece, sono pervenute da legali nominati dagli interessati. Numerose richieste hanno interessato gli Enti locali della Regione, dai quali si è sempre avuto puntuale risposta e collaborazione. Altre istanze hanno riguardato problematiche di natura ambientale e di carattere generale – ha spiegato Pecorari - Tutte le istanze pervenute al Difensore civico nascono da un'esigenza, da un bisogno o, molto spesso, da un disagio. Esiste una larga fascia di categorie deboli e fragili quali disoccupati, genitori divorziati, pensionati, malati, anziani, soggetti che non dispongono di strumenti tecnologici e informatici e che segnalano di trovarsi in gravi situazioni di disagio sociale. Rispetto a questi cittadini, il Difensore civico regionale ha operato basandosi sul principio di corretta collaborazione istituzionale, interpretando il ruolo di mediatore, tra il cittadino e l'ente o i servizi locali, cercando, senza invadere ambiti che non gli appartengono, di avvicinare le parti invitandoli a trovare un luogo di incontro e di reciproca collaborazione per evitare contenziosi o per trovare soluzioni condivise''.

'' Si sono avuti accessi da parte di cittadini che hanno manifestato una certa difficoltà a muoversi all'interno dei portali comunali e regionali per trovare uffici o referenti per le diverse esigenze – ha aggiunto ancora - E' emerso, infatti, che a volte la Pubblica Amministrazione viene percepita dai cittadini come un soggetto difficile da raggiungere e con il quale non sempre è facile avere una interlocuzione, preferendo ricorrere al Difensore Civico regionale proprio per la facilità di accesso, informale e gratuita. Nei feedback che l'Ufficio riceve, infatti, la disponibilità e la gratuità di questo servizio messo a disposizione proprio dalla Regione Umbria, è l'aspetto che più colpisce il cittadino che dimostra sorpresa ma anche grande apprezzamento''.

Coordinamento nazionale dei difensori civici

''Nonostante l’istituto della difesa civica rappresenti lo strumento per fornire un adeguato aiuto al cittadino e concorrere a migliorare i rapporti tra questi e la Pubblica amministrazione, come peraltro dimostrano le esperienze di altri Paesi europei, nell’ordinamento italiano permangono elementi di debolezza, fra cui l’assenza di un Difensore civico nazionale – ha spiegato -Il Difensore civico regionale si relaziona e cura rapporti di reciproca informazione e collaborazione con gli organismi di difesa civica di altre Regioni, nonché con organismi attivi a livello nazionale ed internazionale e con il Mediatore europeo''.

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