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Città di Castello, le modifiche dell'Irpef al centro del consiglio comunale: tra polemiche, cifre, esenzioni e aumenti

Intanto cresce la polemica sull'imposta

L'imposta sul reddito delle persone fisiche, Irpef, sarà uno dei temi scottanti al centro del consiglio comunale in programma per lunedì 11 aprile.

I lavori inizieranno alle 16 per la trattazione delle interrogazioni rimaste inevase nell’ultima seduta, mentre dalle 17.30 inizierà la seduta ordinaria, che sarà aperta dal deposito dello schema di bilancio 2022-2024. Dopo le relazioni dell’assessore competente Mauro Mariangeli, i consiglieri comunali saranno chiamati ad approvare la variazione dell’aliquota ai fini dell’applicazione dell’addizionale comunale all’Irpef, la modifica al regolamento generale delle entrate tributarie comunali e le aliquote 2022 dell’IMU.

E sono già diverse le posizioni evidenziate. Andrea Lignani Marchesani, consigliere comunale e capogruppo di Castello Civica, in una nota parla di ''un caffè per i disagiati e soldi ai dipendenti antievasione, delibere propedeutiche al bilancio assolutamente da bocciare''.

Secondo Lignani, infatti, ''La cosa più triste è che ci sia stato un lavoro a monte degli uffici, denaro pubblico sperperato per produrre una delibera che se non fosse una presa in giro per i cittadini sarebbe comica. Il tanto annunciato sgravio Irpef per i cittadini meno abbienti si traduce in una somma variabile tra i 10 centesimi e i 2 euro annui. Tanto valeva organizzare dei thermos e un banchetto davanti al Comune ed offrire un caffè ai passanti.

Andrea Lignani Marchesani-4Ma andiamo con ordine, la soglia di esenzione non viene riportata a 15 mila euro ma rimane a 13 mila euro, il che significa che un'addizionale non progressiva come quella comunale fa scattare la tagliola intera appena denunci un euro in più dei sopracitati 13 mila euro. La differenza tra redditi bassi  e quelli sopra i 75 mila euro euro è bassissima, c'è una forbice tra 0,73 e 0,79. La presa in giro sta nell'abbassamento tra coloro che denunciano da 13 mila e 15 mila euro dello 0,01 per cento, appunto l'ammontare medio di un caffè all'anno. Valeva la pena impegnare tempo, risorse, valutazioni, calcoli e la convocazione di una Commissione per questo? Ma quello che stride è l'ulteriore delibera sul regolamento generale delle entrate tributarie che verrà sottoposta ai Commissari della Commissione economica . Si inserisce in detto regolamento un articolo con cui si inserisce un incentivo per i dipendenti addetti pari al 5% dei soldi che si recuperano dall'evasione. In tempi di difficoltà per tutti si sottraggono risorse ai meno abbienti e si premiano cacciatori di poveri cristi, perché le cronache ci insegnano che i grandi evasori fanno ben altro che non pagare Imu e Tasi di abitazioni ordinarie, con risorse pubbliche. Perseguire l'evasione fiscale è giusto ma chi lo fa compie il proprio dovere e dovrebbe essere felice che i soldi recuperati possano essere redistribuiti a chi ha più bisogno.  La sessione di bilancio inizia in maniera pessima''.

La capogruppo di ''Civici x Città di Castello'', Luciana Bassini, invece si chiede: ''l’Amministrazione Comunale ha incontrato le parti sociali in occasione dell’approvazione del bilancio 2022?''

Luciana Bassini-3Per il consigliere comunale di opposizione: ''C’è ancora tempo per ravvedersi; da quanto risulta dai documenti che saranno discussi in commissione e successivamente in consiglio comunale per l’approvazione, il bilancio comunale 2022 può e deve essere modificato – ha detto ancora la Bassini - La soglia di reddito per il pagamento dell’addizionale Irpef di 13 mila euro deve essere obbligatoriamente innalzata a 15 mila euro ed anche le aliquote dovranno essere rimodulate per quanto possibile. In momenti così difficili con l’aumento considerevole del costo dei beni di prima necessità, nonché con i recenti consistenti aumenti del costo delle bollette di luce e gas, chi governa ha l ‘obbligo di sostenere le fasce più deboli e mettere in campo azioni di sostegno, come nel caso dell’addizionale Irpef''.

''Riguardo il pagamento della Cosap il Canone Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche avevo proposto un ulteriore anno di gratuità al fine di sostenere le attività commerciali – ha concluso Bassini - sono state fatte “orecchie da mercante” e mi auguro che non succeda nuovamente in occasione dell’approvazione di un bilancio comunale che non tenga conto delle necessità del territorio''.

Infine anche Emanuela Arcaleni (capogruppo di Castello Cambia) prende posizione sull'Irpef, evidenziando che “Occorre aiutare le fasce più deboli della popolazione anche con questo mezzo, che altrimenti rappresenterebbe l’ennesima scure che si abbatte sui redditi più bassi”.

Emanuela Arcaleni (2)-4''Consapevoli che l’amministrazione comunale non ha molte leve per riequilibrare e redistribuire il reddito dei propri cittadini, ci sembra necessario usare quelle poche che ci sono quantomeno per evitare di far pagare a chi ha di meno. In questo senso la decisione dell’amministrazione di esentare dal pagamento dell’Irpef comunale solo i redditi fino a 13 mila euro non ci soddisfa - ha detto la consigliera comunale a chiare lettere - giustificare questa decisione affermando di aver abbassato l’aliquota dello 0,01 poi rischia di rasentare il ridicolo, traducendosi infatti in un caffè all’anno. In un momento in cui l’inflazione sta galoppando oltre il 7% , con il potere d’acquisto delle famiglie sempre più ridotto, risulta imprescindibile difendere le fasce più deboli, quelle che arrivano a malapena ai 15 mila euro di reddito, composte in stragrande maggioranza da lavoratori dipendenti e pensionati. Questi soggetti vanno esentati: già nella scorsa consiliatura il gruppo Castello Cambia aveva proposto un ordine del giorno che chiedeva l’innalzamento della soglia di esenzione, proponendo di utilizzare il “tesoretto” che allora era stato messo a bilancio. La maggioranza si era espressa a favore e ora chiediamo che tenga fede a quell’impegno. Inoltre il recupero di una parte del gettito può essere acquisito innalzando di 0,01 l’aliquota dei redditi oltre i 50 mila euro euro portandola alla soglia dello 0,80%. Per questi soggetti, si tratterebbe di un aumento di qualche decina di euro in un anno, che ben poco peserebbe''.

''In Commissione, di fronte a questa proposta, sindaco e maggioranza si sono detti possibilisti – ha concluso Arcaleni - Attendiamo i nuovi calcoli e le proiezioni tecniche degli uffici, ma siamo convinti che debba essere la politica a fare le scelte giuste, e da una amministrazione di centro sinistra ci si attende che sappia fare quelle in difesa di chi è più in difficoltà''.

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