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Martedì, 16 Aprile 2024
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Città di Castello, Natale con la Rondine: ecco la storia

Tutte le attività della cooperativa e dei suoi ragazzi in una mostra,il 21 e il 22 dicembre al Palazzo del Podestà

Natale di cultura e di solidarietà: un connubio importante per Città di Castello che nell’ambito del calendario per le festività natalizie propone nelle sale del palazzo del Podestà, che in questo anno sono state cornice di tante mostre ed iniziative culturali un’esposizione dei manufatti e degli elaborati dei ragazzi della cooperativa La Rondine. L’assessore alla Cultura Michela Botteghi e l’assessore al Sociale Benedetta Calagreti nell’invitare tutti alle Sale del Podestà per l’inaugurazione della mostra “We Care” domani mercoledì 21 dicembre 2022 alle ore 10.30, sottolineano come “nella programmazione di Natale non poteva mancare un evento in cui arte e solidarietà camminano insieme. Le sale del Podestà per questo motivo sono state riservate alla Cooperativa La Rondine e alla sua attività quotidiano al servizio della promozione sociale e della crescita della nostra comunità.

“L’esposizione PUBBLICA We Care è un modo per affacciarsi nel variegato mondo del sociale della Cooperativa La Rondine” spiega il presidente Luciano Veschi “È un’occasione per conoscere, comprendere, toccare con mano le attività che vengono svolte tutti i giorni al servizio della comunità, attività nelle quali non ci sono utenti, passivi fruitori di servizi, ma protagonisti creativi, attivi. Siamo sostenitori e promotori di questo cambio di paradigma: dal puro assistenzialismo al sostegno delle competenze, dalla standardizzazione delle attività alla valorizzazione delle differenze, dall’essere soltanto “aiutati” al divenire attori della propria vita e della vita della propria comunità”. We Care sarà aperta domani mercoledì 21 e giovedì 22 dicembre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. “Ringraziamo la Rondine e le numerose collaborazioni pubbliche e private che hanno permesso di organizzare questa mostra che merita di essere visitata, perché è sull’integrazione e la promozione di chi è più vulnerabile che si misura il livello civile di una comunità. Anche a Natale”, concludono Botteghi e Calagredi.

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