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Venerdì, 19 Aprile 2024
Alto Tevere Today Città di Castello

Città di Castello, Irina e Maria: "Siamo al sicuro ora... Abbiamo lasciato l'inferno"

Le prime profughe dall'Ucraina raccontano il viaggio, le paure, i sentimenti e la guerra

Sono arrivati a Città di Castello dopo un viaggio di oltre 48 ore, partendo dall'Ucraina, fuggendo dalla guerra.

Freddo, paura, timori e lacrime, tante, durante il percorso di migliaia di chilometri per cercare di costruire un futuro lontano dalla morte, dalle bombe e dalle sirene.

Irina e Maria Atamanyuk, sono due giovanissimi donne e cognate fra loro, che hanno lasciato Ivano-Frankivs'k , insieme ai figli, per trovare un alloggio sicuro nella frazione di Santa Lucia, dove vive Nazareno con la sua compagna e loro suocera, anche lei di nazionalità ucraina e da tempo in Italia.

Com'è stato il viaggio?

''I nostri mariti ci hanno accompagnato fino alla dogana con la Polonia, poi abbiamo camminato sotto la neve, per circa due chilometri prima di arrivare a prendere l'autobus. Un viaggio lunghissimo. Poi stop a Trieste per i controlli, tanto tempo fermi per riprendere il cammino in autobus''.

Vi è dispiaciuto lasciare l'Ucraina?

''Quello che ci dispiace di più è che abbiamo dovuto lasciare i mariti.... Siamo partite con il cuore spezzato, ma lo abbiamo fatto perchè la situazione era molto pericolosa''.

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Mentre parlano le due donne guardano per terra, con gli occhi ormai gonfi di pianto, mentre i piccolo giocano nella sala da pranzo, ora trasformata in una stanza da letto.

Avete avuto paura in Ucraina?

''Nella nostra città hanno bombardato solamente l'aeroporto, ma la preoccupazione è tanta. Abbiamo avuto tanta paura, vedendo le immagini di come i militari russi, senza pietà alcuna, uccidono e bombardano, distruggendo qualsiasi cosa..».

Avete lasciato i vostri mariti in Ucraina, perchè la legge gli vieta di uscire dalla patria. Riuscite a sentirli ogni giorno? Come vi descrivono la situazione?

''I nostri mariti ci raccontano che la guerra e più a nord, dove stanno sparando e bombardando, i militari stanno uccidendo le persone, al momento non sappiamo quanti ne siano morti con precisione anche perchè alcuni sono sotto le macerie. Al momento, in pratica, vivono tutti nei sotterranei, dove sono nati anche dei bambini...''.

Avete un desiderio?

''Tornare a casa...'' dicono con la voce tremante, mentre una delle due si asciuga gli occhi, blu come il colore della bandiera Ucraina, dalle lacrime con le mani...

'' Vogliamo ringraziare l'Italia, la nostra suocera, la sua famiglia italiana per averci aperto le porte: grazie a tutti...davvero''

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