rotate-mobile
Alto Tevere Today Città di Castello

Città di Castello, bilancio: salta la firma. Scintille fra sindacati e primo cittadino

Cgil, Cisl e Uil ''Nessuna intesa. Risposte parziali'', Secondi: ''Non c'è bisogno di patenti di validità di sottoscrizione''

Per la prima volta dopo oltre 10 anni, non c'è la firma dei sindacati sul bilancio.

A dare l'annuncio, dopo il Consiglio comunale che si è tenuto giovedì sera (21 aprile) sono proprio i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.

“Al termine del confronto sugli indirizzi di bilancio e sulle politiche tariffarie e fiscali, dopo 2 incontri specifici e l’invio delle proposte e controproposte tra le parti, abbiamo considerato non esauriente la parte relativa all’incremento della quota di esenzione addizionale comunale (oggetto anche di precedenti intese e successive integrazioni nonché di impegni unanimi della precedente assise comunale) e sulla progressività dell’imposta dei 4 scaglioni reddituali non si è raccolta la nostra impostazione complessiva”. Così in una nota Cgil, Cisl e Uil territoriali, insieme alle rispettive sigle dei sindacati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil.
Due questioni “non marginali per la vita dei cittadini”, sottolineano i sindacati, soprattutto in questa fase pandemica e bellica, con tutte le drammatiche implicazioni e conseguenze.
“Per questo – spiegano ancora Cgil, Cisl e Uil - seppure in presenza di altri provvedimenti apprezzabili sul versante tariffario e sulle politiche sociali e sanitarie, abbiamo valutato che non ci siano le condizioni per addivenire ad un’intesa complessiva sul bilancio preventivo”.
Ciò nonostante, i sindacati riconfermano la “disponibilità a tutti i confronti”, apprezzando “il sistema di relazioni sindacali sulla contrattazione sociale, consolidato nel tempo con il Comune, che ha prodotto diversi accordi, alcuni recentemente molto innovativi”.
Ma in questa occasione, secondo Cgil, Cisl e Uil e i sindacati dei pensionati, utilizzando anche parte dei residui attivi di bilancio certificati e disponibili, “si poteva e si doveva fare di più per i soggetti più deboli e svantaggiati, i più colpiti dalla crisi economica, e per cercare di attenuare al massimo possibile le diseguaglianze sociali”.
A stretto giro di posta arriva la replica del sindaco, Luca Secondi: “Il bilancio 2022 del comune ha dimostrato standard elevatissimi nell’erogazione dei servizi, fra i primi a livello regionale, senza intaccare la pressione fiscale sui cittadini, anzi ha inalzato il livello di esenzione pur mantenendo una aliquota progressiva. Il comune di Città di Castello per queste ragioni risulta essere, dati alla mano, uno dei più virtuosi a livello regionale. Ringraziamo tutti coloro che hanno dato il contributo costruttivo e partecipativo nella elaborazione di questo bilancio, le parti sociali, sia quelle sindacali che datoriali. Ogni valutazione è legittima, sicuramente però il bilancio del comune non deve certo prendere le patenti di validità da nessuno, deve altresì saper accogliere le istanze dei cittadini. Sottolineo, ancora, che è il consiglio comunale unico organo che dà legittimità al bilancio comunale: le sottoscrizioni del bilancio non sono state richieste a nessuno delle parti sociali, datoriali e sindacali”.


 


 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Città di Castello, bilancio: salta la firma. Scintille fra sindacati e primo cittadino

PerugiaToday è in caricamento