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Città di Castello: abusa delle nipoti per anni, al via il processo per violenza

Rinviato a giudizio un quarantenne altotiberino

E' stato rinviato a giudizio con una accusa pesantissima: aver violentato le nipoti. Si tratta di un uomo residente in Altotevere ma nato in una regione diversa, accusato dalle nipoti. Teatro della scabrosa vicenda è il territorio a cavallo di Umbria e Toscana, fra la Valtiberina e l'Atotevere.

Nelle scorse si è svolta l'udienza nel tribunale di Perugia; quando davanti al giudice, dottor Piercarlo Frabotta, sono sfilate le due ragazze - rappresentate dagli avvocati Raffaella Fiorucci e Luciana Pauselli quest'ultima sostituita processualmente dall'avvocato Andrea Biccheri - e lo zio con il legale di fiducia.

Alla fine c'è stato il rinvio a giudizio con l'inizio del processo al 13 settembre.

I fatti sono iniziati nel 2011 quando lo zio, non ancora trentenne, aveva iniziato ad approfittare delle due piccole: le figlie di un fratello e di una sorella. Con una, però le attenzioni si sono interrotte quasi immediatamente. Per l'altra, invece, sono proseguite per anni, senza che la vittima potesse dire nulla. Fino al 2020 quando, in piena pandemia, la ragazza – ormai ventenne – finalmente non riuscì ad aprirsi con l'altra cugina, anche lei ventenne

Le due si sono poi aperte in famiglia: da qui il lungo iter in uno studi legale fino alla querela e a un primo incontro con i magistrati. Un incidente probatorio davanti al giudice Margherita Amodeo: all’esito del quale gli atti sono trasmessi nuovamente alla Procura della Repubblica ed il Pm Formisano, ha formulato la gravissima imputazione: violenza sessuale.

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