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Città di Castello, sette nuovi cigni nel parco di Rignaldello

Si arricchisce la colonia che da oltre 30 anni popola il laghetto a pochi passi dal centro storico e dagli ex-seccatoi del Tabacco

Covata record di cigni al parco di Rignaldello dove "mamma" Gisella ha messo al mondo sette piccoli, uno fra i parti più numerosi da quando i cigni da oltre 30 anni popolano il laghetto a pochi passi dal centro storico e dal genio di Alberto Burri, i vicini ex-seccatoi del Tabacco che custodiscono le opere del maestro.

“Ogni volta è sempre una gioia accogliere i nuovi cigni, assistere quasi incantati alla magia della vita che si rinnova da oltre trent’anni in questo parco - ha dichiarato Alberto Alunni di Arci caccia, precisando che - i nuovi arrivati hanno mostrato subito di essere vivaci e in salute, scendendo in acqua e iniziando a nuotare con la mamma. Siamo orgogliosi di essere i custodi di quest’area verde, che proprio nei cigni ha il suo simbolo e che insieme al Comune cerchiamo di mantenere e rendere sempre nelle migliori condizioni, a disposizione dei tanti cittadini, soprattutto famiglie con bambini e turisti che quotidianamente la frequentano spesso proprio dopo aver ammirato le opere del maestro Burri nel vicino museo".

Il parco comunale di Rignaldello. Situato lungo la sponda sinistra del fiume Tevere, nei pressi del quartiere di Rignaldello, appena fuori le mura della città, è stato realizzato dall’amministrazione comunale negli anni ’90 sotto la progettazione e la direzione del dottor Marco Bani, biologo, ambientalista, oltre che speleologo. L’area è nota come “parco dei cigni”, per la presenza di questi animali da circa 30 anni. Il primo esemplare venne trovato lungo la superstrada E45 e, dopo essere stato curato con l’aiuto di un veterinario, fu introdotto nel parco.

Covata da record al parco di Rignaldello

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