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Umbertide: ''Il pronto soccorso non chiude'': parla l'amministrazione

''Massimo impegno anche nei confronti di quell'apparato burocratico che agisce a orologeria contro l'ospedale''

Pronto soccorso, finalmente c'è la comunicazione ufficiale. ''La struttura non chiuderà'': a dirla è il comune, attraverso un documento, in cui l'amministrazione ''ringrazia Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria, che ha svolto un ruolo determinante e decisivo nel salvaguardare il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Umbertide''.

La non chiusura del Pronto Soccorso è stata anche ribadita dal direttore generale della sanità regionale, dottor Massimo D'Angelo.

Il sindaco ha interloquito con tutti i segretari regionali dei partiti del centrodestra che hanno condiviso la posizione dell'Amministrazione nel tenere il Pronto Soccorso aperto.

''Il loro appoggio merita il nostro grazie – hanno detto ancora dall'ente - tanto più che hanno garantito di sostenerci anche per il futuro su questa fondamentale partita per la tutela della salute della comunità umbertidese e non solo, visto che il bacino di utenza comprende tutti i Comuni altotiberini e la parte nord del Comune di Perugia per un totale di 20 mila prestazioni all'anno. Il Pronto Soccorso da sempre per noi umbertidesi è un punto di riferimento che non solo tutela la salute fisica delle persone ma tutela anche la salute psicologica e la sicurezza che ne deriva. L'impegno dell'Amministrazione Comunale nei confronti del Pronto Soccorso sarà sempre massimo e vogliamo chiarire una volta per tutte di essere pronti a qualsiasi azione politica pur di salvaguardare il nostro presidio ora e sempre, anche nei confronti di quell'apparato burocratico che agisce a orologeria contro l'ospedale di Umbertide, i suoi cittadini e chi li rappresenta''.

Sempre su questo tema, intervengono anche i sindacati, che parlano di una ''vicenda emblematica della mancanza di una seria programmazione regionale''

"L’incresciosa situazione che si è determinata presso il pronto soccorso di Umbertide negli ultimi giorni a seguito di comunicazioni informali, smentite, rassicurazioni, è sintomatica della mancanza di una seria e articolata programmazione regionale condivisa con le parti sociali”. Lo affermano in una nota i sindacati Cgil, Cisl e Uil dell’Alta Umbria, insieme alle rispettive sigle dei pensionati, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil. "Come più volte sottolineato dalla categorie di Cgil Cisl e Uil che organizzano le lavoratrici e i lavoratori della sanità, fondamentale è la questione del personale (basta 1 dipendente in ferie e salta un servizio e da tempo si stanno rinviando le ferie). A ciò - proseguono i sindacati - si aggiunge la problematica (non affatto risolta da quanto previsto e contenuto nel piano sanitario regionale adottato dalla giunta regionale) di come si intrecciano servizi, e strutture (es. distretti sanitario ridotti ulteriormente), rete ospedaliera e territorio, che determina interruzioni, blocchi, nella catena prevenzione-cura-riabilitazione”.
Per i sindacati, deve essere chiaro il ruolo degli ospedali non principali e lavori di ristrutturazione immobiliare non possono essere l’occasione per precostituire indebolimenti nei reparti attivi e operativi e nei pronto soccorso. "Come sindacato lavoreremo affinché a Umbertide non avvenga tutto ciò, anche per impedire che poi il “modello” possa essere esportato in strutture simili nella regione”, concludono Cgil, Cisl e Uil e sindacati dei pensionati dell’Alta Umbria.

Infine prende posizione anche il capogruppo Lega in Consiglio regionale Stefano Pastorelli:

“Sia la governatrice Donatella Tesei che l’assessore alla sanità Luca Coletto, da me contattati, hanno categoricamente smentito la chiusura del pronto soccorso di Umbertide. La notizia è priva di fondamento e nata da un disguido di comunicazione interna che andrà chiarito'', evidenziando che “Il presidio di Umbertide rappresenta un servizio irrinunciabile e un punto fermo nel contesto del Piano Sanitario delineato dalla Giunta regionale - continua Pastorelli - forte del suo ruolo strategico di collegamento tra il territorio della zona sud dell’Alto Tevere, da dove provengono mediamente ventimila pazienti l’anno e Perugia, vista la predisposizione ad accogliere cittadini con codice bianco-verde, evitando di ingolfare il pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia. I lavori, come ho appreso dall’assessore Coletto, riguarderanno piccole infiltrazioni di acqua piovana presenti da molti anni e comunque non comporteranno la chiusura o lo spostamento del servizio. Sarà importante capire a tal proposito come si siano sviluppate internamente delle informazioni fuorvianti che hanno creato preoccupazione tra la cittadinanza in un momento in cui in ambito sanitario c’è esclusiva necessità di notizie certe. A buttare benzina sul fuoco ci hanno pensato poi le forze politiche locali di sinistra, intervenute senza filtri nel commentare delle voci, senza accertarsi della veridicità delle stesse, perpetrando quell’opera di speculazione sulla sanità che dura ormai da due anni”.

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