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Città di Castello, il commiato del vescovo Cancian: ''Grazie per quello che mi avete dato in 15 anni''

Il sei aprile termine il mandato episcopale. Ancora incertezze sul futuro della Diocesi

Auspica l'arrivo di un buon pastore che possa continuare a guidare la comunità, ma allo stesso tempo, parla di umiltà obbedienza e di fede. Sono alcuni passaggi del commiato che il vescovo diocesano, monsignor Domenico Cancian, ha voluto inviare a tutta la Diocesi. Una lettera presente nel ''Foglio di collegamento'' il notiziario mensile della chiesa tifernate, dove il vescovo non lascia trapelare nulla del futuro della Diocesi, dicendo di aver fatto pervenire ''a chi di dovere'' tutte le osservazioni e le varie perplessità che sono state presentante nel tempo. Non solo ma monsignor Domenico Cancian aggiunge che ora l'ultima parola spetta al Papa e sarà lui a decidere.

La lettera è stata pubblicata nella seconda pagina del notiziario.

''Come sapete, il 6 aprile compio 75 anni – ha scritto monsignor Domenico Cancian - Secondo le disposizioni canoniche ho già presentato al Santo Padre le mie dimissioni come vescovo di Città di Castello per raggiunti limiti di età. Sono e siamo perciò in attesa di quanto il Santo Padre deciderà per la nomina del successore. Abbiamo già avuto modo di parlare in varie situazioni sul futuro della Diocesi. Da parte mia ho cercato di far pervenire agli Organi competenti le osservazioni emerse dal presbiterio e dai laici''.

''A questo punto invito cordialmente tutti ad un duplice impegno – ha aggiunto il vescovo – primo: preghiamo e facciamo pregare perché il Signore, per l'intercessione della Madonna e dei nostri Santi Patroni conceda alla Chiesa Tifernate, che ha una lunga storia ecclesiale, sociale e culturale, doni il "buon pastore" che la continui a guidare nel tempo presente e futuro. Secondo: dato che per noi cristiani questo non è semplicemente un momento amministrativo, mettiamoci in atteggiamento di umiltà, obbedienza e fede nell'accogliere colui che sarà inviato come guida apostolica della nostra Chiesa''.
Alla fine Cancian ringrazia ''del grande affetto, vicinanza e obbedienza che mi avete testimoniato in questi quasi 15 anni (dal 23 settembre 2007)'' chiedendo ''di fare altrettanto, e più, con chi mi succederà''.

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