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Città di Castello: nasce un Comitato contro le baby gang

"L’azione impunita comporta una grave limitazione della libertà personale"

Zona stazione, parcheggio coperto nei pressi della Coop, piazza Garibaldi, vicoli del centro storico e non ultimo blocco di un treno in corsa. Sono alcune delle bravate delle baby gang che stanno interessando l'Altotevere.

Un gruppo di cittadini costituitosi in comitato apposito ha inteso produrre un documento rivolto alle Istituzioni municipali di Città di Castello (sindaco e consiglieri comunali) al fine di dare voce all’allarme sociale riguardo a questi fenomeni.

"L’azione impunita di queste baby gang, comporta di fatto una grave limitazione della libertà personale, ha conseguenze inevitabili sulla dimensione sociale, culturale, economica nella vita cittadina", hanno detto.

A parere del Comitato “Pensare al potenziamento di misure di sicurezza e a strumenti di sorveglianza rappresenta un atto necessario, ma di per sé non risolutivo riguardo alla situazione descritta.

“ I dati relativi alla collocazione socio/familiare del singolo, i suoi collegamenti con eventuali altre baby gang rappresentano un primo passo finalizzato a definire nell’immediato un piano di intervento anche questo, da solo, insufficiente.” I sottoscrittori del documento, rivolgendosi alla classe politica in indirizzo, esprimono la consapevolezza che “il fenomeno necessita di una visione globale, sensibile ai segnali di allarme sociale già presenti in un recente passato come testimoniano anche le denunce fatte da cittadini privati della libertà personale e spesso vittime di danni economici anche di rilievo.”

Secondo il comitato ”Urge definire obiettivi e risorse all’interno di una programmazione, articolata in modalità e tempi, con le realtà esistenti nel territorio articolate nei settori scolastico, sportivo, culturale e associazionistico in grado di realizzare inclusione sociale, fare formazione, fornire competenze e aspettative anche future ai giovani in una prospettiva di crescita individuale e sociale e di ricchezza per il territorio.”

“L’Area 5 – Giovani, crescita, scuola e sport descritta nelle “Linee programmatiche del mandato del Sindaco 2021-2026” non può prescindere dalla necessità di restituire ai suoi cittadini fiducia nelle istituzioni”- affermano i firmatari della petizione i quali chiedono che “ il problema venga trattato nella sua specificità con risorse umane, strutture e investimenti mirati e monitorati” e che “ i risultati raggiunti vengano opportunamente comunicati ad una comunità lesa nei suoi diritti fondanti e garantiti dalla Costituzione.”

Nella certezza che il documento sia “ di stimolo alla realizzazione concreta dei progetti necessari” il comitato attende infine “ di conoscere modalità e tempi di attuazione dei progetti.”

Il documento resta aperto alla firma ulteriori sottoscrittori presso la “Boteguita” di Piazza Gabriotti, affinchè "se ne implementi la coralità, sino al 16 aprile,  dopodiché sarà protocollato e inviato alle Istituzioni comunali".

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