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Sport Città di Castello

Sport e inclusione, gli atleti della Città di Castello Rugby in campo con la maglia anti razzismo

La divisa, firmata da Andrea Lensi, si ispira alla "mischia" dove forza e determinazione si uniscono a rispetto dell'avversario e lealtà

La mano di un artista firma la prima maglia da rugby in Italia a favore della sportività e contro il razzismo. Con la divisa creata dal grafico Andrea Lensi, che è un manifesto dell’impegno per una pratica agonistica etica, dentro e fuori dal campo di gioco, dal Città di Castello Rugby arriva un segnale forte a sostegno dei valori sani dello sport e dei principi della convivenza civile.

I tratti neri su fondo bianco disegnano quello che l’autore descrive come l'apparente disordine della “ruck", cioè della "mischia" in gergo rugbistico, la fase di gioco che simboleggia meglio di tutte l’essenza di questa disciplina, fatta di agonismo e forza fisica, ma anche della lealtà e del rispetto dell’altro che prescindono da qualunque differenza. Un messaggio a tutta la comunità civile, alle società espressione di tutti gli sport nazionali, a cominciare dal calcio, che dirigenti, tecnici e giocatori del Città di Castello rugby hanno condiviso con il Comune di Città di Castello.

Città di Castello Rugby, la tolleranza stampata sulla maglia

“Lo sport a Città di Castello non è solo passione e agonismo, serietà del lavoro e organizzazione, ma è anche da sempre un veicolo per trasmettere alla comunità buone pratiche ed esempi positivi, per esercitare un ruolo sociale a beneficio della collettività” ha sottolineato l’assessore allo Sport Massimo Massetti nel corso della presentazione della nuova maglia. “Questa bellissima iniziativa del Città di Castello Rugby consegna a tutto il movimento sportivo locale e a tutta la cittadinanza un messaggio di grande valore a sostegno della sportività e contro ogni forma di razzismo e discriminazione, all’insegna dei sani principi di una disciplina che ha nel rispetto e nella correttezza i suoi fondamenti profondi”, ha osservato Massetti, che ha rimarcato “lo spirito di condivisione che lega costantemente l’amministrazione comunale e i sodalizi della città nelle iniziative finalizzate a promuovere e rafforzare gli ideali dello sport, come nel caso dell’apposizione delle targhe etiche del Panathlon Valtiberina che ricordano i diritti dei ragazzi e i doveri dei genitori attraverso due decaloghi frutto della dichiarazione di Gand, sottoscritta ufficialmente dal Comune”.

Nell’occasione l’assessore Massetti ha consegnato ai rappresentanti del club una targa commemorativa per la vittoria del campionato di serie C2 e la promozione in serie C1 della passata stagione. Alla presenza di atleti e tecnici, anche del Clanis Rugby Cortona con cui l’anno scorso è nato un bel sodalizio sportivo, il presidente del Città di Castello Rugby Marco Notarianni e i vice presidenti Dario Ronti e Mauro Bacinelli hanno ribadito l’impronta sociale dell’attività sportiva che portano avanti da oltre 16 anni. “Nel rugby gli aspetti dell’incontro, dell’amicizia, del rispetto e della solidarietà sono gli antidoti contro ogni barriera culturale, razziale o geografica e attraverso questa maglia abbiamo voluto farci interpreti di un messaggio di fair-play e antirazzismo che rivolgiamo a tutte le società sportive, locali e nazionali, e a chiunque abbia a cuore i sani valori dello sport e della convivenza civile”, hanno affermato i dirigenti del sodalizio, nel ringraziare Andrea Lensi per aver interpretato nel migliore dei modi i principi ispiratori dell’iniziativa. 

E con  questa divisa i 15 altotiberini oggi, domenica 22 dicembre, sono scesi in campo. 

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