Perugia-Spezia, Camplone e l'autostima ritrovata: "Le battaglie si vincono di gruppo e... noi siamo uniti"

La ventottesima giornata di serie B vedrà impegnato il Perugia in casa contro lo Spezia, in un match che potrebbe diventare una tappa fondamentale nel cammino dei Grifoni: la sfida di domani potrebbe infatti rilanciare definitivamente le ambizioni di Camplone e soci per un finale di stagione di alta classifica e cancellare il recente passato fatto di tensioni e paura. 

Per la prima volta dall’inizio della stagione tutta la rosa è a disposizione e se da un lato questo è certamente un vantaggio, dall’altro il tecnico biancorosso dovrà valutare attentamente le condizioni dei suoi ragazzi per non commettere errori: “Fare scelte è sempre difficile, quando c’è abbondanza ancora di più. In questa settimana abbiamo un trittico di partite importanti, quindi tutti avranno la possibilità di giocare e dovranno farsi trovare pronti”.

I due successi consecutivi sono stati un vero toccasana, ma Camplone vuole rimanere con i piedi per terra: “Dopo due partite positive qualcosa è cambiato nella testa dei giocatori, c’è più concentrazione, più autostima, ma ancora non abbiamo fatto nulla. Abbiamo il dovere di continuare a fare punti”.

Il Grifo si trova attualmente a metà strada tra le due zone calde della classifica e ogni punto può risultare decisivo: “Il campionato è ancora molto lungo, ma vincere domani potrebbe essere l’inizio di una grande serie, come quella in avvio di stagione, anche se non dobbiamo scordarci dove ci hanno portato quelle prime vittorie”. 

L’allenatore biancorosso dovrà stare molto attento a dosare le forze ed è lui stesso a ricordare che “dopo la partita con lo Spezia dovremo fare del turnover con il Frosinone. Fare questi discorsi però è ancora prematuro, prima pensiamo alla sfida di domani e vedremo chi giocherà”. L’osservato speciale sarà Matteo Ardemagni, che nella prima metà di stagione ha militato proprio con la maglia dei liguri senza mai ricevere la giusta attenzione da parte di Bjelica: “Quando un giocatore non ha giocato quasi mai in un club è normale avere il dente avvelenato. Ci ho parlato e gli ho detto di stare tranquillo: le battaglie non si vincono da soli, ma con la squadra, e lui fa parte di questa squadra”.

Dopo l’addio di Del Prete il posto da titolare sulla fascia destra è stato ricoperto in maniera più che soddisfacente da due promesse del calcio italiano con caratteristiche molto diverse, Fazzi e Faraoni, tenuti entrambi in grande considerazione da Camplone: “Nicolò viene da una settimana non particolarmente positiva, ma è un ragazzo umile che dà tanta corsa e qualità. Davide è giovane, sta crescendo e potremmo sfruttarlo anche sulla fascia sinistra”.

Il match con le Aquile ha il sapore della rivincita per i biancorossi. Ad ottobre finì 2-0 per i liguri con il Grifo che sfiorò il pareggio nonostante due uomini in meno: “Dopo l’andata con lo Spezia ci sono state delle difficoltà, è iniziato un periodo difficile, ma non dobbiamo pensare a chi andiamo a incontrare. Ho visto una squadra molto più attenta, i nuovi stanno aiutando i vecchi che hanno tirato la carretta nella prima metà di stagione e questo è molto importante”.

In chiusura il mister prova a tracciare un profilo dell’incontro attende i suoi giocatori: “Il calcio è fatto di episodi e noi finora li abbiamo sfruttati poco. I nostri avversari sono molto fisici, ci vorrà tanta pazienza e attenzione. Sarà fondamentale non sbagliare il primo passaggio e dovremo sfruttare di più le palle inattive. Nella precedente partita hanno avuto delle difficoltà nei primi minuti, però sappiamo che sono un gruppo tosto, sono quasi tutti stranieri e hanno una loro mentalità”.