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Perugia-Catania è alle porte, Camplone sveglia il Grifo: "Lotteremo su ogni pallone"

Il punto del tecnico alla vigili del match: “Andiamo incontro a una squadra che ha cambiato tutto, nell’ultimo incontro gli attaccanti sono andati tutti in gol. Non possiamo andare a fare le vittime sacrificali"

Manca solo un giorno alla lunga trasferta di Catania e il Perugia deve fare i conti con gli infortuni, le voci di mercato e i nuovi arrivi, sperando di poter chiudere il mini-ciclo di partite fuori casa (tra una settimana ci sarà il Vicenza) con in tasca più punti possibili. In conferenza stampa Camplone parla subito del neo acquisto della società: “Nielsen sicuramente è convocato, non ha i 90 minuti ma si è presentato abbastanza bene, lo inseriremo pian piano. All’epoca del Pescara di Zeman mi ha impressionato, ha vinto un campionato giocando a tre, poi è andato a Verona e ha fatto altrettanto”.

Del Catania visto al Curi è rimasto poco e il 4-0 contro la Pro Vercelli di 7 giorni fa ne è la prova: “Andiamo incontro a una squadra che ha cambiato tutto, nell’ultimo incontro gli attaccanti sono andati tutti in gol. Non possiamo andare a fare le vittime sacrificali, faremo la nostra partita, consapevoli che incontreremo uno squadrone che arriverà come minimo ai playoff.  Chiuderci e aspettare? Con le punte che hanno, se ci chiudiamo troppo ci massacrano. Hanno tanto entusiasmo, ma giocano in una piazza difficile e dovremo essere bravi a complicargli la vita”. Il problema sarà capire come, ma il mister ha la risposta pronta: “Con il gioco, andandoli a prendere e controbattendo di volta in volta. Loro hanno più da perdere di noi, perché nel mercato hanno speso tanto e noi ce la giocheremo fino alla fine”.

Si è parlato molto della staffetta tra Parigini e Lanzafame, con il secondo che nel match contro il Bari ha giocato solo 20 minuti a causa di problemi alla schiena: “Lanzafame sta meglio, ha saltato il primo allenamento ma è a disposizione. Parigini non mi è dispiaciuto, nonostante sia un ragazzo del ’96 è arrivato spesso sul fondo, ha messo diversi cross. Poi è ovvio che se avessimo vinto anche la sua prestazione sarebbe stata valutata in modo differente”.

Molti di più i problemi a centrocampo e in difesa: “Comotto non sarà della partita, si sta riprendendo ma sta facendo ancora lavoro differenziato, l’influenza ha lasciato un po’ di strascichi a livello fisico. Insieme a lui non verranno in trasferta Fazzi, Baldan e Del Prete. Anche Verre sta attraversando un brutto periodo per un problema al piede che non gli consente di allenarsi nel modo giusto”.

Altro argomento caldo, la crescita di Fabinho: “E chi l’ammazza? – scherza il mister. Sta benissimo, poi ovvio che dopo 4 mesi di stop non è ancora al massimo. Ma lui ci ha abituato a fare le prime partite a mille e a calare successivamente. Stavolta ha fatto il contrario, speriamo che la terza sia quella giusta”.

In chiusura, inevitabile un riferimento al calciomercato: “Tra infortuni e problemi vari è evidente che i rinforzi ci servirebbero subito. Però a noi interessano giocatori importanti, che ci diano una mano per arrivare alla salvezza. La punta? Ne Ho letto tantissimi nomi sui giornali. Ma gli obiettivi si conoscono, sappiamo che qualcuno deve arrivare perché Perea se n’è andato: io ho chiesto alla società qualcosa di importante, è inutile prendere giocatori solo per far numero”. Camplone appare però sollevato quando parla dell’imminente stop delle trattative: “Sono felicissimo che stia per finire. Quando hai una squadra giovane con dei ragazzi che stanno facendo molto bene, si rischia di perdere di vista lo scopo, cioè la partita successiva”.

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