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Domenica, 28 Aprile 2024
Sport

La Favolosa fa centro al primo colpo

Ben 130 i partecipanti alla prima edizione della ciclostorica di Gubbio Memorial Mauro Procacci

Un successo a 360 gradi che abbraccia organizzazione, percorsi e ristori, quello riscosso da “La Favolosa – Memorial Mauro Procacci” e sottolineato dai protagonisti stessi della ciclostorica, con tanto di bici e abbigliamento d’epoca, che è andata in scena per la prima volta domenica 25 giugno con partenza e arrivo nell’incantevole scenario di piazza Grande, cuore dell’altrettanto splendida città medievale di Gubbio, su organizzazione della Speed Motor Bike con il patrocinio della Regione dell’Umbria, della Provincia di Perugia, dei Comuni di Gubbio e Sigillo e del Maggio Eugubino e con la collaborazione ancora del Maggio, della Pro Loco di Branca, della Gubbio Bike e della Cicli Neri di Gubbio. Le premesse sono state ottime fin dal pomeriggio di sabato 24, quando nella Sala degli Stemmi della residenza municipale eugubina è stato ricordato il grande campione di ciclismo Gastone Nencini; a farlo è stato il figlio Giovanni (che poi ha partecipato a “La Favolosa”), autore del libro dal titolo “Sulla cresta dell’onda – Gastone Nencini e quel 1960”, in riferimento all’anno di grazia del ciclista toscano, che trionfò al Tour de France e giunse secondo al Giro d’Italia, poi a fine 1960 è nato proprio Giovanni, che narra la parabola non solo agonistica ma anche umana del padre, che quell’anno andava forte sia per le sue qualità, sia per il forte sentimento che lo legava alla madre. Al termine, il Gruppo Sbandieratori di Gubbio – conosciuto in tutto il mondo - ha regalato in piazza un repertorio dei suoi migliori saggi, creando il giusto clima di festa. Alle 9 di mattina di una domenica di sole e alquanto gradevole dal punto di vista atmosferico, il sindaco Filippo Mario Stirati, la vice Alessia Tasso e l’assessore allo sport, Gabriele Damiani, hanno dato il via ai 130 partecipanti (una trentina dei quali erano donne) provenienti da tutto il centro Italia, che hanno tenuto a battesimo la prima edizione della ciclostorica, animando la giornata fino al primo pomeriggio. Due i tracciati: l’uno di 30 chilometri, percorso da una esigua minoranza di ciclisti (10%) e l’altro di 68, che ha visto impegnata la stragrande maggioranza del gruppo fra tratti di strada bianca e saliscendi più o meno marcati fra il suggestivo scenario dell’Appennino; senza dubbio, l’asperità più dura è stata l’ascesa di Torre dell’Olmo, con picchi di pendenza che hanno raggiunto anche il 22%. Primo elegante ristoro nel giardino dell’Hotel Villa Montegranelli, sulla collina di fronte a Gubbio, poi particolare è stato quello al castello di Colmollaro, primo significativo monumento incontrato dai pedalatori, che sono scesi per imboccare la direzione di Sigillo, dove ad attenderli per un saluto c’era il sindaco Giampiero Fugnanesi. Ristoro previsto al centro del paese, prima dello strappo di Torre dell’Olmo fra le strade contornate ai lati da ginestre, cui ha fatto seguito il “ristoro abusivo” (si fa per dire!) di Dondana e ancora non era finita: l’ultima sosta a suon di specialità tipiche (ricordiamo crescia, olio e “barbozza”) è stata all’altrettanto ammirevole Castel d’Alfiolo, nei pressi di Branca. Il “pasta party” per ciclisti e staff ha chiuso al bella parentesi nella sala degli Arconi di Gubbio. Unanimi i consensi fra coloro che si sono cimentati ne “La Favolosa”. “Non possiamo che essere molto soddisfatti per la riuscita di un evento inedito nella particolare cornice di Gubbio – ha detto Tiziano Brunetti, presidente della Speed Motor Bike – e sono commosso per il grande aiuto ricevuto in questo periodo di preparazione dell’appuntamento e per le straordinarie testimonianze verso i componenti dell’organizzazione da parte dei tanti appassionati che sono venuti, comprese anche persone attempate. Vi sarà inevitabilmente qualcosa da perfezionare in futuro, ma è normale. Permettetemi un ringraziamento all’amministrazione comunale, che ci ha sempre supportato riconoscendo la bontà di questa manifestazione e un encomio speciale ai ragazzi che hanno curato l’assistenza tecnica: un lavoro di ottimo livello e inimmaginabile fino ad alcuni giorni fa. Abbiamo potuto contare su uno standard di assistenza forse mai visto in una ciclostorica. E un ringraziamento di cuore alle aziende che ci hanno sostenuto: “La Buca del Tartufo” di Bartolini a Gubbio, “La Crescia di Isidoro”, sempre di Gubbio, Miele Millefiori di Gubbio e Gualdo Tadino, Olio Brecce Rosse, Le Farine del Molino Sarti e gli apicoltori di Gubbio e Gualdo Tadino”.  

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