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Coronavirus, Buonaiuto scalpita in quarantena: "Io sempre sul mercato, ma Perugia è casa mia"

Il fantasista biancorosso, costantemente in bilico, vuole tornare protagonista: "Da quattro stagioni sono qui e sono felice: alla ripresa prometto di dare ancora di più. Il ruolo? Gioco dove vuole Cosmi"

"Ma sono ancora qua"canta Vasco Rossi, refain che sembra calzare a pennello a Cristian Buonaiuto, 27enne fantasista del Perugia che come gli altri Grifoni è in quarantena per l'emergenza coronavirus dopo essere rimasto in bilico fino all'ultimo giorno del calciomercato di gennaio: "Sto in casa come tutti - spiega lui stesso - Ho una bimba piccola e mi sveglio presto, poi sto una mezzoretta con i due cani nel cortile chiuso e dopo faccio un'ora o un'ora e mezza di allenamento o in balcone o in casa. Poi cucino insieme a mia moglie, pranziamo e ci rialleniamo un po' insieme mentre di sera ci riposiamo e seguiamo notizie sul coronavirus o guardiamo una serie tv".

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C'è però sempre il tempo per stare vicino, pur nella distanza, agli altri grifoni: "In questo momento sono privilegiato rispetto ad alcuni più giovani e originari del nord, che sono lontani dalla famiglia. Per questo con i compagni ci sentiamo spesso e cerchiamo di sostenere soprattutto i ragazzi come Capone o Nicolussi Caviglia". Buonaiuto è felice di far parte di questo gruppo, che ha rischiato di abbandonare a più riprese: "È vero, già prima di gennaio anche questa estate potevo andar via ma ho fatto di tutto per restare, perché mi sembrava un gruppo bellssimo ed ero convinto di quello che stavamo facendo in ritiro. Pensavo che avremmo fatto un campionato di vertice e ho fatto anche uno sforzo economico per rimanere: qui sono felice. Da quattro anni sono qui, a parte una stagione in perstito, e Perugia è una seconda casa per me".

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Una casa in cui gode dell'affetto dei tifosi ma sembra dover sempre dimostrare qualcosa. È successo con Oddo e poi con Cosmi: "Dopo l'estate ero riuscito pian piano a conquistarmi il posto e avevamo trovato un buon assesso in attacco, le cose sono andate bene fino alla gara col Venezia che ha cambiato tutto e portato al cambio di allenatore. Anche con Cosmi poi l'impatto buono è stato buono: mi ha dato subito fiducia e mi sono applicato di più a livello tattico e difensivo. A volte si rimane fuori ma il rapporto resta sempe lo stesso: il mister è il mister e io da giocatore cerco di dare sempre il massimo in allenamento e partita".

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