rotate-mobile
Sport

Trasferta maledetta, tonfo Grifo. Il Catania segna due volte, biancorossi in 10

L'ennesima rivoluzione di Camplone, un 3-5-2 molto offensivo, non serve a nulla. Continua il momento no della squadra, che rimane pur in inferiorità per l'espulsione di Fabinho

Momento nero per il Perugia che perde 2-0 contro un Catania rigenerato dai nuovi acquisti nel mercato invernale. A nulla serve l’ennesima rivoluzione di Camplone: 3-5-2 molto offensivo con Fabinho e Parigini ad agire sulle fasce. Fuori Vinicius e Crescenzi, infortunatosi poche ore prima di scendere in campo, difesa a tre con Goldaniga, Giacomazzi e Rossi. Tutto confermato invece per la formazione di Dario Marcolin che schiera gli stessi undici che hanno schiantato la Pro Vercelli la scorsa settimana ad eccezione del portiere Gillet, acquistato dal Torino pochi giorni fa.

Il primo squillo dei padroni di casa arriva dopo 7 minuti: Mazzotta se ne va bene sulla sinistra, crossa in area dove trova il sinistro al volo di Sciaudone, bravo Provedel a respingere. Passano poco più di 10 minuti e il Grifo rischia di farsi infilare in contropiede: Rosina riparte centralmente, serve Calaiò che rientra sul sinistro ma si fa murare da un difensore biancorosso; sul prosieguo dell’azione Provedel è costretto a salvare con il piede il tentativo di Sciaudone. Venti minuti iniziali di grande sofferenza per i biancorossi che terminano con il vantaggio degli etnei: punizione dalla destra di Rosina battuta al centro dell’area, la difesa perde la marcatura di Maniero che di testa buca Provedel, uscito nella terra di nessuno.
Il Catania è travolgente e sfiora il raddoppio al 29’ con Calaiò che esplode un gran sinistro verso la porta, ma il numero 22 ospite si oppone alla grande. La replica dei Grifoni 3 minuti dopo: Fabinho scarta il diretto avversario, entra in area e tenta di sorprendere Gillet sul primo palo, ma il pallone si impenna sopra la traversa.

I rossoblù appaino indemoniati, giocano con una cattiveria agonistica che il Perugia sembra non avere e Calaiò va vicinissimo a siglare un eurogol in rovesciata su iniziativa di Rosina. Ed è proprio l’ex attaccante di Napoli e Siena ad apparire particolarmente ispirato, tanto da costringere Provedel a un’altra gran parata sul suo colpo di testa. Sul finale di primo tempo si rivede il Grifo con Lanzafame che lascia partire un gran botta da fuori area, Gillet dice di no all’ex della partita. Il primo tempo ha mostrato la grande differenza da centrocampo in su tra le due squadre: le punte catanesi sono apparse affamate, mentre quelle di Camplone non hanno mai trovato le giuste distanze e le giocate necessarie per impensierire gli avversari.

L’inizio del secondo tempo, se possibile, è perfino peggiore: al 51’ grande giocata sulla destra di Belmonte che trova un bel traversone in area, Calaiò tutto solo non può sbagliare e sigla il 2-0.

Sotto di due gol, la squadra umbra reagisce e va a un nulla dall’accorciare le distanze: cross di Fabinho sul quale si avventa Nicco, Gillet esce alla disperata e salva; Lanzafame cerca il tap-in di testa, ma l’estremo difensore belga con un colpo di reni compie un vero miracolo. I giocatori biancorossi protestano con l’arbitro per un fallo nettissimo di Mazzotta proprio sull’ex attaccante del Bari, che avrebbe significato calcio di rigore.

La partita si incattivisce, con i Grifoni che rischiano di lasciarsi prendere dalla frustrazione, come al 56’ quando Falcinelli viene a contatto con Schiavi: Baracani separa i litiganti e li ammonisce entrambi. Al 69’ arriva la conferma che non è giornata per l’undici in maglia bianca: Goldaniga raccoglie una palla vagante e lascia andare una sassata di sinistro che si stampa sulla traversa. Passano 2 minuti e Nicco si divora la chance per l’1-2: filtrante geniale di Lanzafame, il centrocampista d’Ivrea si inserisce ma di sinistro la mette fuori. La parola fine sulle speranze di rimonta la mettono Lanzafame e Fabinho, il primo perdendo sciaguratamente il pallone sulla trequarti, il secondo andandosi a prendere un altro giallo dopo quello per simulazione: espulso, Perugia in 10. Camplone concede 5 minuti di partita al neo acquisto a Nielsen, ma nulla più.

Il 2-0 finale evidenzia esattamente la trasformazione delle due squadre rispetto al girone d’andata: il Catania, risorto con l’arrivo di ben 8 rinforzi, produce gioco e concretizza al meglio; il Perugia spreca le poche opportunità che riesce a creare e perde troppo spesso la concentrazione in difesa. Risultato: altra sconfitta in trasferta e ora, più che ai playoff,  i biancorossi dovranno stare attenti a non finire risucchiati nella lotta per non retrocedere, in attesa che gli ultimi due giorni di mercato concedano un po’ di respiro ai tanti tifosi delusi.

CATANIA-PERUGIA 2-0 (1-0)

CATANIA (4-3-1-2): Gillet; Belmonte (35’st Spolli), Schiavi, Ceccarelli, Mazzotta; Coppola, Rinaudo, Sciaudone; Rosina; Calaiò (43’st Barisic), Maniero (28’st Chaprek). A disp.: Terracciano, Capuano, Sauro, Castro, Escalante, Odjer. All.: Dario Marcolin.

PERUGIA (3-5-2): Provedel; Goldaniga, Giacomazzi, Rossi; Parigini (15’st Vinicius), Nicco (39’st Nielsen), Fossati, Verre (19’st Taddei), Fabinho; Lanzafame, Falcinelli. A disp.: Koprivec, Pettinelli, Lo Porto, Lignani, Zebli, Mendez. All.: Andrea Camplone.

ARBITRO: Baracani di Firenze (Assistenti: Valeriani di Ravenna – Colella di Padova).

MARCATORI: 22’pt Maniero (C), 5’st Calaiò (C).

NOTE – Ammoniti: 20’pt Rossi (P), 23’pt Calaiò (C), 28’pt Rinaudo (C); 3’st Parigini (P), 11’st Schiavi (C), Falcinelli (P), 14’st Fabinho (P). Espulsi: 38’st Fabinho (P) per doppia ammonizione. Recupero: 1’; 4’. Spettatori: 13.267 di cui 300 circa da Perugia.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Trasferta maledetta, tonfo Grifo. Il Catania segna due volte, biancorossi in 10

PerugiaToday è in caricamento