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Perugia-Ternana, Santopadre: "Il derby è la vita, meglio non parlarne prima"

Nel suo discorso durante la cena natalizia con gli sponsor il presidente ha glissato sulla super sfida di domenica (19 dicembre) al Curi: "Abbiamo riconquistato la Serie B, una categoria importante che dobbiamo conservare"

"Domenica c'è il derby e non diciamo niente, questa non è una partita ma è la vita. Pensiamo a quello che abbiamo riconquistato, stiamo in Serie B, siamo felici, è un Natale meravglioso e grazie di essere qui". Così ha parlato Massimiliano Santopadre, presidente del Perugia, nel suo discorso finale al Castello di Rosciano durante la cena prenatalizia organizzata dal club con gli sponsor a pochi giorni dalla sentissima sfida contro la Ternana in programma al Curi (19 dicembre, ore 16.15).

"Più che sponsor amici - ha sottlineato il numero uno biancorosso -. È l'unicesimo Natale che passo insieme con parecchi di voi e questo succede con delle persone di famiglia, nemmeno con gli amici. Credo ormai di far parte anch'io di questa famiglia, di Perugia e dell'Umbria perché comunque condivido la mia vita con questa città al di là del calcio. Per questo è importante per me stare con voi in questo giorno, perché rappresenta un qualcosa che mi ci uniscisce ancora di più".

VIDEO Perugia, Natale con gli sponsor e vista sul derby: la cena del Grifo al Castello di Rosciano

E dopo momenti difficili anche il futuro è tornato ad assumere tintee decisamente più rosee: "Siamo usciti da due anni difficili e mi sembra un sogno stare qui e rivedervi tutti dopo tutto quello che è accaduto. Non parlo solo della pandemia che ha colpito un po' tutti noi, ma mi riferisco anche alla parte calcistica che per me è stata una seconda pandemia nella pandemia. A un certo punto ho visto tutto nero e invece non era nero ma biancorosso, sempre più biancorosso. Quello che qualcuno in cielo ti toglie poi alla fine te lo ridà e a noi ce lo ha ridato, dico a noi perché lo ha ridato anche a voi".

Una conquista che va difesa con il rostro e con l'artiglio: "Questa è una categoria importante e lo dobbiamo capito ancora di più dopo la retrocessione, una categoria che dobbiamo conservare anche se poi sono ugualmente importanti le ambizioni e qui nessuno dice che si vuole fermare. Non perdere quello che oggi abbiamo è però un piunto di partenza e volevo abbracciarvi e ringraziarvi perché avevo dei dubbi. Temevo che quello che ci era accaduto mi avrebbe fatto perdere una grossa percentale di tutti voi, invece non è accaduto perché sicuramente voi, al di là di Santopadre, amate il Perugia e questa per me è la cosa più importante".

E ancora: "Un presidente può sbagliare, io sono un essere umano e prendo le decisioni sempre convinto che siano quelle giuste, ma non è facile indovinarle tutte. Io quindi posso sbagliare, voi invece state qui perché amate il Perugia e io sono sicuro che amando il Perugia non mi abbandonerete mai. Poi magari - ha consluso Santopadre - arriverà il giorno che anche io starò dall'altra parte lì con voi, perché comunque in questi anni ho imparato ad amarlo anch'io".

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