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Domenica, 28 Aprile 2024
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Acea Rugby Perugia, Fioroni: “La pausa non influirà, ci faremo trovare pronti”

Dopo il rinvio delle gare contro Catania e Noceto (per maltempo e per un caso di positività al Covid) la squadra biancorossa tornerà in campo solo il 5 dicembre a Napoli. Il presidente: "Ci interessa il risultato, in campo e fuori"

Domeniche “noiose” per l’Acea Rugby Perugia che, dopo il rinvio delle gare del campionato di Serie A contro Catania e Noceto (per maltempo e per un caso di positività al Covid), tornerà in campo solo il 5 dicembre a Napoli.

A parlare di questa lunga e inattesa sosta della durata di poco più di un mese è il tecnico Alessandro Speziali: "In settimana ci siamo confrontati con il nostro staff e abbiamo riprogrammato un lavoro propedeutico alla ripresa del 5 dicembre - dice il coach biancorosso -. A Napoli, anche se sulla carta non è una partita proibitiva, troveremo delle insidie. Il Rugby Afragola ha faticato in questa prima parte di campionato, ma ha cambiato tecnico e contro di noi sarà sicuramente un'altra squadra. Senza dimenticare che, pur perdendo, ha figurato bene contro Catania. Non dobbiamo assolutamente sottovalutarli”.

Anche nelle interviste di metà settimana, gli atleti biancorossi, seppur giovanissimi, mostrano già un carattere forte e deciso. È questa la forza del Rugby Perugia?

“Per noi la gioventù non sarai mai un problema, ma sempre un valore aggiunto - afferma Speziali - Sono soddisfatto di come si comportano i ragazzi in allenamento e in partita”.

Questa domenica di pausa è stata un’occasione per scambiare qualche impressione anche con Alessio Fioroni, presidente onorario dell’Acea Rugby Perugia (e in foto con il sidaco Andrea Romizi). Anche con lui si parte discutendo di questa lunga sosta....

“Non credo che questo mese senza gare influirà molto. I nostri ragazzi e i nostri tecnici stanno continuando a lavorare con grande attenzione e impegno. Riprenderemo con grande voglia di vincere, ne sono certo”.

Qualche considerazione più specifica sulla prima squadra?

“È vero, i nostri ragazzi, nonostante la giovane età, mostrano già un gran carattere importante.  L'obiettivo del nostro club, che comprende per la maggior parte studenti universitari e atleti che vengono da tutto il mondo, non è solo quello di formare da un punto di vista sportivo. Noi mettiamo in primo piano l'aspetto sociale. Contiamo di formare non solo degli atleti, ma anche la classe dirigenziale del domani a livello di istituzioni e aziende. E il nostro sport aiuta molto a crescere sotto il profilo dell'organizzazione e della cooperazione. Ci teniamo molto a questo”.

Rugby Perugia che comunque non trascura certo le formazioni giovanili…

“Il settore giovanile rimane fondamentale. È il serbatoio della prima squadra e contiamo di mantenere sempre uno scheletro composto da rugbisti cresciuti nelle nostre fila. Una regola non scritta che abbiamo consiste nel fatto che il capitano della prima squadra sia sempre un perugino che abbia fatto la trafila nel settore giovanile. Credo che per un ragazzo, giocare da capitano con la squadra della propria città, sia il massimo. Per noi l'identità è un valore importante”. 

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