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Turismo responsabile: la scommessa dell’albergo diffuso

La sua filosofia è diametralmente opposta a quella del classico albergo: prima di tutto si sviluppa in larghezza, invece che in altezza, completamente inserito all'interno del piccolo borgo. Gli alloggi infatti non si trovano all'interno di un unico edificio ma sono sparsi in diverse strutture all'interno del paesino

Anche se l’estate è ormai giunta al termine non fa mai male parlare di quella particolare forma di turismo più attenta all’ambiente, il turismo responsabile. Le attività turistiche, si sa, non sono certamente prive di impatto sull’ambiente. Cercando di conservare il proprio stile di vita il turista, infatti, compie azioni e fa delle scelte che spesso sono fortemente a carico dell’ambiente: elevati consumi di energia, sovrasfruttamento delle risorse, produzione dei rifiuti, inquinamento delle acque. Secondo però alcune osservazioni più recenti il turismo di massa comincia a cedere a vantaggio di fruizioni più personalizzate ed “impegnate” come il turismo naturalistico, il turismo ecologico ed il turismo culturale. Le stesse strutture ricettive si stanno impegnando ad essere sempre più ecosostenibili.


Uno delle forme di turismo responsabile che piano piano si stanno facendo strada anche nel nostro Paese è quello dell’albergo diffuso. Ma cos’è un albergo diffuso? La sua filosofia è diametralmente opposta a quella del classico albergo: prima di tutto si sviluppa in larghezza, in vece che in altezza, completamente inserito all’interno del piccolo borgo o paesino rurale. Gli alloggi infatti non si trovano tutti all’interno di un unico edificio, l’albergo appunto, ma sono sparsi in diverse strutture all’interno del paesino. Strutture inutilizzate che per l’occasione sono state restaurate. Il loro obiettivo è quello di far vivere a pieno la vita del borgo, di far sentire il turista quasi un vero e proprio abitante di quel luogo.


Come si legge nel sito dell’Associazione Nazionale Alberghi Diffusi «l'albergo diffuso si rivolge ad una domanda interessata a soggiornare in un contesto urbano di pregio, a vivere a contatto con i residenti, più che con gli altri turisti e ad usufruire di normali servizi alberghieri, come la colazione in camera od il servizio ristorante. L'albergo diffuso si è rivelato particolarmente adatto per valorizzare borghi e paesi con centri storici di interesse artistico od architettonico, che in tal modo possono recuperare e valorizzare, vecchi edifici chiusi e non utilizzati ed al tempo stesso possono evitare di risolvere i problemi della ricettività turistica con nuove costruzioni». Il che l’impatto ambientale è praticamente quasi inesistente visto che non si costruisce nulla di nuovo ma si restaura l’esistente.


Sono tanti i borghi o piccoli paesi dello stivale che ospitano questo tipo di albergo, anche a Perugia. Per sapere dove trovarli basta andare sul sito dell’Associazione Nazionale Alberghi Diffusi.

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