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E la ‘smartitudine’ di Perugia?

Che cosa ci dice se una città è intelligente alla voce ambiente? Cosa significa qualità della vita? Il Rapporto realizzato da Icity Lab di Forum PA, incrocia i dati disponibili e ci dice dove deve migliorare il capoluogo umbro

Nella classifica generale il capoluogo umbro scende di quattro posizioni e, pur rimanendo tra i primi cinquanta, dal trentesimo posto del 2012, si è piazza trentaquattresima nel 2013. A certificare questo risultato è l’analisi ICity Rate realizzata da Icity Lab di Forum PA, che assegna alla città un punteggio pari a 400 ( 515 è il massimo raggiunto da Trento ).

Il Rapporto annuale con il rating sulle città intelligenti italiane, punta l’attenzione su vari parametri che consentono di misurare il livello di “smartness” di un centro urbano, rappresentando un utile strumento di analisi territoriale a disposizione delle città italiane e di tutti quegli attori che a diverso titolo (amministratori, imprese, cittadini, associazioni) sono interessati a migliorare la qualità della vita nei centri in cui vivono e lavorano.

Sono tante le dimensioni da analizzare per capire se una città è smart oppure no, ma farlo non è affatto semplice. Primo passo, scegliere gli indicatori da prendere in esame. Che cosa ci dice se una città è intelligente alla voce ambiente? Cosa significa qualità della vita? Secondo passo, bisogna raccogliere tutti i dati disponibili, incrociarli, metterli insieme per disegnare un quadro aggiornato su ogni città. Questo è quello che fa ICity Rate: seleziona e raccoglie i principali indicatori utili a descrivere il nostro sistema urbano e li mette a disposizione di tutti attraverso ASSETT, la piattaforma di Open Data Management appositamente sviluppata da FORUM PA, accessibile all’indirizzo www.icitylab.it.

Attraverso 100 indicatori grazie ai quali sono stati analizzati 103 comuni italiani, il rapporto analizza le realtà urbane rispetto a sei diverse dimensioni: economia, ambiente, mobilità, governance, qualità della vita e capitale sociale. Da questa analisi risulta che Perugia ha raggiunto alcuni apprezzabili obiettivi, ma deve decisamente fare meglio in alcuni settori. Ecco la situazione del capoluogo umbro:  scende di ben quindici posizioni, dal sedicesimo al trentunesimo, per la dimensione economica, ma migliora per la dimensione ambientale passando dal ventunesimo al sedicesimo posto; qualche balzo in avanti anche nella classifica relativa alla dimensione governance, dove sale dal trentaduesimo al ventisettesimo; peggiora, invece, per quel che riguarda il living scendendo, dal trentaduesimo posto al trentanovesimo; decisamente non buona la posizione per la dimensione mobilità, dove dal quarantatreesimo scende al cinquantaseiesimo; buone novelle, infine, per la dimensione people dove scala la classifica, piazzandosi dal trentasettesimo, al ventisettesimo posto

La congiuntura attuale è complessa: “Non ci troviamo in un momento facile per le città. Per questo -  ha sottolineato Gianni Dominici, Direttore Generale di Forum PA - l’analisi e il monitoraggio continuo dei territori è un’azione indispensabile per orientare le politiche degli enti locali. In questo senso con ICity Rate non vogliamo fare un elenco di promossi e bocciati, ma capire a che punto sono le nostre città e aiutarle ad andare avanti”.

Se però la sfida è particolarmente ardua in un momento di crisi come quello che sta affrontando il nostro Paese, pensare alle città in chiave di riqualificazione, sicurezza e sostenibilità ambientale è certamente strategico. Solo così l’Italia può pensare di risollevarsi tornando a essere competitiva.

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