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Perugia a metà strada per diventare “smart”

Nel ranking nazionale delle 116 città capoluogo studiate in materia di servizi digitali e sviluppo sostenibile, nel rapporto "Smart City index" di Between, il capoluogo umbro è al 62° posto

Scarsità di risorse e assenza di pragmatici modelli a cui far riferimento non rendono le cose semplicissime, tuttavia, quello delle Smart City è un settore in cui l’Italia non si posiziona male.

Città intelligenti dunque? Pare proprio di sì, secondo la società Between che da ormai dieci anni effettua la misurazione della ‘smartitudine’ dei nostri capoluoghi e stando all’ultimo rapporto ‘Smart City Index’, l’Italia sta percorrendo a una buona velocità la strada verso la creazione di città intelligenti, ognuna con i suoi tempi e con i propri strumenti.
„Come si legge nel Rapporto: «lo Smart City Index vuole essere un contributo allo sviluppo delle Smart Cities in Italia, che sta avvenendo in modo lento e disomogeneo. Tutti i soggetti locali (sia i Comuni, sia gli altri stakeholders locali coinvolti nei progetti di Smart City) stanno percorrendo le curve di apprendimento in modo indipendente e senza sfruttare le esperienze delle altre città. È necessario rispettare le diverse realtà, ma è importante anche non perdere tempo e risorse e costruire una comune curva di esperienza. Diviene quindi importante identificare le best practice, al fine di ricavare i modelli percorribili, più adatti ad ogni tipologia di città e di situazione locale. Ma senza una metrica condivisa, la rilevazione delle best practice è arbitraria, e dunque difficile. È per questo motivo che è nato lo Smart City Index».“

Il progetto ha classificato 116 Capoluoghi italiani “primari” (individuati dall’ISTAT), analizzati in materia di servizi digitali e sviluppo sostenibile, utilizzando oltre 150 indicatori e 9 aree tematiche: Perugia risulta 62esima, raggiungendo un punteggio di 57.5

Si piazza nella prima fascia (posizioni da 1 a 39 ranking) solo per Efficienza energetica” (smart building e smart lighting), ma slitta in seconda (posizioni da 40 a 78 del ranking) per quel che riguarda “Smart mobility” (nel trasporto pubblico e privato), “Smarth health” ( sanità elettronica, multimediale e servizi web), “Mobilità alternativa” (auto elettriche, car sharing e car pooling, piste ciclabili) ed “Energie rinnovabili” (fotovoltaico, idroelettrico ed eolico); scade in terza fascia (posizioni da 79 a 116 del ranking) per “Broadband” (reti wi-fi, fibra ottica e servizi Mobile), “Smart government” (pagamenti elettronici, open data e servizi online) e “Smart education” (scuola digitale e servizi multimediali).

Il rapporto di Between mette poi in correlazione lo Smart City Index con la classifica dell’indice di Qualità della Vita stilata ogni anno dal Sole24ore e Perugia rientra nel quadrante Città del Benessere Analogico, e in linea dunque con la pole position acquisita per efficienza energetica.

Per il resto il territorio perugino deve scalare un po’ le classifiche: è ancora a metà dell’opera.

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