Libri “sostenibili”: qualche consiglio di lettura per l’estate

La lettura è sempre un piacevole passatempo e l’estate è il momento migliore per dedicarsi completamente a questa passione. Niente lavoro, niente (o quasi!) pensieri, i tempi sembrano allungarsi di più e ci si rilassa. Inoltre nel periodo estivo il mercato dell’editoria offre un’ampia scelta di libri da leggere per rilassarsi andando incontro ai gusti di ciascuno. Il che non guasta. Ecco allora che noi della Redazione di Earth Day Italia abbiamo selezionato per voi una lista di libri ovviamente green e “sostenibili”.

 

Iniziamo con La mia vita a impatto zero di Paola Maugeri, un libro in cui l’autrice ci spiega come fare per vivere nel pieno rispetto dell’ambiente ma anche di se stessi. Un libro leggero e pieno di consigli molto utili: filiera corta, frutta e verdura a km zero, niente fragole a dicembre, pannelli fotovoltaici, lampadine a basso consumo, pannolini riutilizzabili e addio all'auto, sono solo alcuni dei tanti consigli che la Maugeri ci dà.

 

Conflitti ambientali. Esperti, politica, istituzioni nelle controversie ecologiche di Luigi Pellizzoni. Un libro decisamente più impegnato che descrive il parere degli esperti nelle grandi questioni ambientali. Cambiamento climatico, energia, rifiuti, scorie nucleari: invece di contribuire a risolvere i conflitti su questi temi gli esperti vengono trascinati nella disputa. Come andrà a finire?

 

Basta poco. Pensieri forti e gesti semplici per una nuova ecologia della vita quotidiana di Antonio Galdo. Dopo Non sprecare, Antonio Galdo ritorna sul necessario (e possibile) cambiamento del nostro modello di consumo e di sviluppo, raccontando le grandi idee che potrebbero salvare il pianeta, ma anche i comportamenti quotidiani che migliorano il mondo intorno a noi.

 

Vi suggeriamo, infine, 9 miliardi di posti a tavola - La nuova geopolitica della scarsità di cibo, Di Lester R. Brown. Dal titolo è già intuibile il tema di questo libro: la scarsità e lo spreco di cibo. Con la crescita dei consumi, aumenta la quantità di cibo non utilizzato. Se da un lato il problema riguarda la filiera di produzione, dall’altro le abitudini alimentari di una buona metà del mondo sta determinando un orientamento sempre più indirizzato verso lo spreco e verso il poco rispetto soprattutto per l’altra metà del pianeta in ginocchio per fame. Inoltre L’agricoltura globale si trova di fronte a sfide del tutto nuove. Le falde idriche calano, le rese cerealicole hanno raggiunto il loro limite, le temperature globali aumentano e l’erosione dei suoli continua ad aggravarsi. Nutrire la popolazione mondiale, che cresce ogni anno di 80 milioni di individui, diventa sempre più difficile.

Buona lettura!