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L’ospedale perugino aumenta la differenziata

In due anni la raccolta dei rifiuti è passata dal 16,89% al 41%. Istituzioni e vertici ospedalieri valorizzano l'esperienza della campagna al Santa Maria della Misericordia

Chi cura la salute umana è attento anche all’ambiente. E sembra proprio questo il caso. Sono stati presentati i risultati della raccolta differenziata che attestano l'Azienda Ospedaliera di Perugia ai primi posti nella classifica nazionale delle strutture sanitarie più virtuose in tema di tutela di salute e igiene ambientale.
Dal 2011 al 2013, la raccolta differenziata effettuata è passata dall'iniziale 16,89% al 41%, incremento davvero notevole se si considera che in ospedale non tutti i materiali possono essere avviati a recupero, quando soggetti a contaminazione da sostanze e medicamenti.

L’Ospedale di Santa Maria della Misericordia, un Polo Sanitario di eccellenza, è una città nella città: 15.000 visitatori al giorno, 52 strutture complesse, 800 posti letto, 9 milioni di prestazioni ambulatoriali l'anno. Una quantità di rifiuti prodotti, sanitari e non, per i quali l'azienda ha affrontato da tempo il problema dello smaltimento in modo efficace e conforme alle direttive in materia. Il piano di raccolta differenziata è stato attuato con l'installazione capillare di contenitori diversificati per tipologie di rifiuti, ogni fase ha comportato l'impegno di tutti e il coordinamento degli addetti alle pulizie di ciascun reparto.

Sono stati consegnati n. 400 cestini per camere degenza e bagni, n. 120 mastelli per medicherie, sale medici ed infermieristiche, n. 30 contenitori in alluminio per i corridoi. La campagna d'informazione e di sensibilizzazione ha riguardato ogni livello d'intervento professionale, interno ed esterno: direzionale, medico, infermieristico, ausiliario e di fornitura servizi. Si sono svolti numerosi incontri formativi, che hanno coinvolto circa 650 operatori, e sono state realizzate campagne di comunicazione costanti con adesivi, locandine, promemoria, volantini, video. Da sottolineare il monitoraggio costante delle attività e il dato finale di valutazione qualitativa e quantitativa che conferma, nonostante la raccolta differenziata spinta nelle strutture ospedaliere in Italia non sia ancora molto diffusa, che tra gli Ospedali di grandi dimensioni, dove non figurano esempi significativi, il Santa Maria della Misericordia è una valida eccezione.

Con la finalità di raggiungere un importante obiettivo, l'Azienda Ospedaliera di Perugia, infatti, in collaborazione con il Comune di Perugia e Gesenu S.p.A., è passata in poco tempo da una fase di sperimentazione, avviata nella prima "stecca" dell'ospedale, all'ampliamento nel resto della struttura, con soddisfazione dell'intera comunità sanitaria e ricettiva. Le significative percentuali di raccolta conseguite dimostrano come sia possibile, anche in agglomerati sanitari complessi, concorrere alla riduzione del flusso di materiali da avviare a smaltimento, alla valorizzazione delle componenti merceologiche dei rifiuti (plastica, vetro, carta, legno), sin dalla fase di raccolta; alla facilitazione del recupero di materiali e di energia, alla riduzione dell'impatto negativo sull'ambiente, alla promozione di comportamenti corretti.

Alla conferenza stampa sono intervenuti: Wladimiro Boccali, sindaco del Comune di Perugia; Lorena Pesaresi, Assessore Politiche energetiche ed ambientali Comune di Perugia; Walter Orlandi, Direttore Azienda Ospedaliera di Perugia; Manuela Pioppo, Direttore Sanitario Azienda Ospedaliera di Perugia; Giuseppe Sassaroli, Direttore Generale Gesenu S.p.A; Massimo Pera, Dirigente Servizi Gesenu S.p.A.

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