LA SEGNALAZIONE - Clinica veterinaria dell'Università: "Vi racconto la malattia del mio cane Jack... e quello che cambierei nella gestione"
Riceviamo e pubblichiamo la denuncia di un presunto disservizio avvenuto presso l'ospedale veterinario. Se i veterinari vorranno rispondere a questa segnalazione, dedicheremo stesso spazio e stesso trattamento di pubblicazione integrale. Buona Lettura.
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di Sandra Matteini
Jack cane meticcio grossa taglia portato per ecografia sospetto corpo estraneo (25/09 e 29/09). Alla prima ecografia risultavano due frammenti di forasacco, in sede, asportati. Già in quell’occasione ho chiesto se era possibile “non concentrarsi solo sul forasacco” data la sintomatologia del cane: perdita di peso, (8 kg), inappetenza e comportamenti anomali, tipo forte ansimare a riposo anche per due ore consecutive. Non sono state possibili nuove indagini. Seguiva terapia antibiotica, a casa. Rimasti d’accordo per successivi aggiornamenti. Il cane peggiorava. Abbiamo chiamato il Dott. Birettoni per informarlo (al momento oberato di lavoro) che ci ha detto di rifare il punto della situazione nei giorni successivi. Di nostra iniziativa, dato lo stato del cane, lo abbiamo riportato il giorno 29 per un controllo.
Effettuata seconda eco, sempre concentrandosi sulla zona del corpo estraneo, ignorando la nostra richiesta di ampliare le indagini. Ho chiesto più volte che fosse ricoverato per ulteriori accertamenti (il cane stava male da Luglio), mostrando sintomi evidenti che, potevano far sospettare un’ulteriore patologia, indipendente dalla presenza, accertata, del corpo estraneo. Ho chiesto più volte esami del sangue e un check-up. Purtroppo, mi è stato risposto che non era possibile il ricovero perché l'animale risultava “non trattabile” "ingestibile" e che non sarebbe stato possibile sedarlo di continuo. Il ricovero è stato poi fatto grazie all’intervento del Dott. Birettoni, che si è alterato, quando ha sentito le motivazioni date dai colleghi per non accettare il paziente. Una volta arrivati in clinica per l’ennesima volta abbiamo rischiato di non poterlo ricoverare. Una delle Dottoresse di turno ha detto "voi non potete decidere il ricovero del cane così…. E poi è tardi, poiché sono le 16.30. Poco gentilmente l’abbiamo informata che il ricovero era stato concordato col Dott. Birettoni. Al quel punto è stato accettato. Ho dedotto che la possibilità di ricovero fosse anche per animali dal carattere poco mansueto.
Il cane è rimasto da giovedì pomeriggio a Domenica 8 (giorno della nostra visita) probabilmente senza poter uscire e muoversi perché giornalmente ci veniva detto che era inavvicinabile, aggressivo e alla fine mordace. Domenica 8, giorno della nostra visita, il cane è uscito tranquillamente dalla gabbia per un giro in giardino, con molta sorpresa dei medici di turno che ci hanno garantito che era solo la nostra presenza a giustificare la docilità del cane. In quell’occasione, data la nostra presenza, è stata cambiata la cannula intasata. Ringrazio la Dottoressa del Pronto Soccorso di turno domenica mattina 8 Ottobre per la sua disponibilità, gentilezza e accurata visita, la quale ha riscontrato oltre ai linfonodi ingrossati un nodulo alla coscia dx. Jack è stato messo in una gabbia più “comoda" solo a fine vita. La gabbia di degenza non lo faceva muovere data la mole. Nelle gabbie più comode si poteva alzare ma a quel punto non era più in grado di farlo.
L’esame finale è stato fatto dopo giorni di ricovero, fissato per Lunedì 9 ottobre con sedazione totale (dopo insistenza) tramite ago cannula. Questo mi è stato assicurato anche dalle due Dottoresse di turno la Domenica. Ci hanno inoltre assicurato che avrebbero aggiornato la cartella. Il lunedì, quando, non sentendo nessuno, ho chiamato la Prof.ssa Antonioni per informarmi verso le ore 12, la Professoressa mi ha detto che aveva provato a chiamarmi per tutta la mattina lasciandomi messaggi (a un telefono che non era il mio) Inoltre ha aggiunto che ci aspettava con tutti gli studenti per fare il prelievo e che era pronta ha rendermi il cane nella giornata, perché con noi presenti, forse non sarebbe servita la sedazione profonda, ma che a quell’ora sarebbe stato tardi. A mia insistenza ha detto che "forse” lo avrebbe fatto e soprattutto con sedazione profonda. Il cane già era in sofferenza. Dopo una mezz’ora ha richiamato dicendomi testualmente che era rimasta oltre il suo turno per fare il prelievo… dato il bel cane. Nel pomeriggio telefonando in clinica ho parlato col Prof. Porciello, il quale ci ha informato nell’ordine: eseguita rx osseo (poi risultato negativo), eco addome con milza ingrossata di dieci volte rispetto alla norma, ipotesi di leucemia. Si riservava di confermare diagnosi dopo risultati istologici.
Mercoledì 11 sono arrivate le risposte confermando una leucemia acuta e una leishmania borderline. Il cane è andato in eutanasia lo stesso giorno dopo nostra visita. Da profana mi permetto di dire che, nel nostro caso, ho rilevato una totale mancanza di comunicazione e scarsa organizzazione, ripeto da profana. Comprendo che la Clinica sia di difficile gestione, essendo Universitaria e quindi formativa per i futuri medici. Il resto del personale, dall’accettazione si rapporta col referente umano con il minimo della cortesia e sensibilità. Mi permetto inoltre di rilevare, che nelle occasioni di fine vita del proprio animale sarebbe opportuno contemplare un metodo di pagamento successivo all’evento (tipo bonifico) e non esclusivamente pagamento immediato, magari dopo una fila allo sportello dell’accettazione. Le persone in certe circostanze hanno necessità di metabolizzare il dolore e non preoccuparsi di digitare codici bancomat. Sarebbe inoltre gradita la possibilità di lasciare un commento sulla propria esperienza, cartaceo o sul sito, com’è ormai in uso in tutte strutture sanitarie. Il classico foglio “aiutaci a migliorare”.