Il Lupo nel cuore verde d’Italia, tra Abruzzo e Umbria. Se ne parla lunedì 21 Maggio all’Università di Perugia
Lunedì 21 Maggio alle ore 9.00 presso l’aula magna dell’Università di Perugia, in via del Giochetto (PG), l’Universititaly Wolf Tour farà tappa nell’ateneo umbro.
Genetisti di fama internazionale come il Dott. Palumbo, il Dott. Caniglia e il Dott. Galaverni, approfondiranno la tematica della caratterizzazione del DNA del lupo, animale unico al mondo, e delle problematiche gestionali ad esso
connesso.
Scopo dell’importante incontro è quello di creare una rete nazionale in grado di occuparsi di ricerca e divulgazione sul tema della conoscenza e del rispetto della fauna selvatica, per una convivenza che può essere possibile, sostenibile e anche economicamente vantaggiosa.
All’incontro saranno inoltre presenti rappresentanti delle associazioni regionali più sensibili al tema della convivenza uomo-lupo, come WildUmbria, organizzazione no-profit incaricata dalla regione Umbria del recupero della fauna selvatica su tutto il territorio regionale.
Interverranno inoltre tecnici esperti della Regione Umbria, quali il Dottor Luca
Convito, la Dottoressa Giuseppina Leonardi, la Dottoressa Nicoletta D’Avino e il Dottor Marco Gobbi, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’ Umbria e delle Marche.
L’Universitaly Wolf Tour ha già toccato 11 città italiane proponendo un progetto con finalità culturali e divulgative nato dal lavoro di un nutrito gruppo di ricercatori e studenti dell’Università di Teramo guidati dal Dott. Andrea Gallizia (medico veterinario nonché fondatore e coordinatore scientifico del Project Wolf Ethology) e dal Prof. Giampaolo Pennacchioni (naturalista e Direttore del Centro Studi per l'Ecologia e la Biodiversità Appenninica) che porterà i propri risultati presso alcune sedi accademiche nazionali.
In queste sedi (Teramo, Napoli, Reggio Calabria, Rieti, Torino, San Nicandro Garganico, Avezzano, Matera, Camerino, Firenze, Ancona, Perugia, Udine, Bari) il gruppo di ricerca trasmetterà la propria esperienza e i risultati ottenuti nello studio dell’etologia del Canis lupus italicus, i problemi legati alla convivenza con l’uomo, divulgando al contempo gli studi che riguardano la cultura secolare e la resilienza della pastorizia abruzzese nei confronti di questo animale, insieme al percorso che la Regione Abruzzo ha costruito per il riconoscimento del valore culturale del mastino abruzzese.
L’evento è pubblico e aperto a chiunque sia interessato all’importante tema, ed è anche un’occasione per ricordare il Professor Bernardino Ragni, illustre zoologo dei vertebrati dell’Università umbra, recentemente scomparso, che ha dedicato tanti anni allo studio della fauna appenninica.
Tutti i rappresentanti delle associazioni più sensibili al tema delle predazioni (associazioni allevatori) e dell’agricoltura, sono invitati a partecipare all’evento e potranno intervenire a margine degli interventi dei relatori.
Per informazioni Dott.ssa F. Trenta - trentafrancesca@libero.it -