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L'INTERVENTO Sanità: fumata nera tra Regione e sindacati per l'indennità Covid a operatori sanitari

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PerugiaToday

IL Sindacato FSI-USAE nell’ incontro con l’ Assessore della Sanità Luca Coletto e i Commissari delle Aziende e USL, ha ribadito in videoconferenza che ritiene l’accordo non soddisfacente in quanto: - la tabella economica non è chiara e creerebbe assegnazioni difformi. - non ci soddisfa la proposta economica cosi come e' stata formulata. - i reparti covid nelle tabelle sono incompleti - nella tabella economica non sono descritti i reparti in fascia A e quelli in fascia B , ciò permetterebbe ad ogni azienda o Usl di individuare a suo piacimento i reparti e il personale interessato

. Pertanto abbiamo proposto: Aumentare la quota economica procapite al personale Sanitario visto l’eccezionale sforzo nella gestione dell’emergenza epidemiologica COVID-19 cosi ripartito: - Dipendenti contagiati da COVID-19 nel mese di Marzo per il periodo della quarantena - Euro 60,00 - Lavoratori prevalentemente impegnati in assistenza, emergenza, diagnostica e attività territoriali a favore dei pazienti COVID-19 - Euro 45,00 a presenza giornaliera nel mese di marzo. - Restante personale Sanitario Euro 35,00 a presenza giornaliera nel mese di marzo. - Personale amministrativo in servizio Euro 20,00 a presenza giornaliera nel mese di marzo. - di riconoscere al personale Autista che è stato in prima linea durante l’emergenza un progetto straordinario a remunerazione per causa Disagio e Danno che sia equivalente all’ indennità del personale esposto covid-19, per le presenze del Mese di Marzo 2020 - la sospensione delle addizionali Regionali e Comunali per tutto il personale sanitario da Maggio a Settembre 2020. - Immediato scorrimento di tutte le graduatorie presenti e ancora valide per reperire personale e fronteggiare l' emergenza Covid 19. C

iò permetterebbe di ricoprire tutti i posti vacanti, tale procedura avrebbe un costo zero in quanto già in bilancio delle Aziende per i pensionamenti, dimissioni, o altro. - assunzioni del personale in quanto il costo dello straordinario è elevato e tale dato è un indice di carenza organica negli ospedali e delle Usl dell' Umbria. Il pagamento degli straordinari è sicuramente più costoso e meno proficuo dall’ impiegare nuovo personale, che sarebbe d’aiuto non solo per il momento di emergenza per i cittadini ma anche per il futuro della Sanità Umbra. Attendiamo ora le decisione della Regione nella prossima riunione confidando nella loro sensibilità e disponibilità nei confronti degli operatori Sanitari che sono gli Eroi di questa guerra. Ufficio stampa FSI-USAE

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